Indagine attorno all'inceneritore di Coriano: il 57% dei campioni presi inconsiderazione è contaminato.
FORLI - Nel 57 per cento dei campioni animali e vegetali ci sono tracce di inquinanti. E' quanto emerge da un'indagine a cui hanno partecipato i tecnici di vari enti (Comune, Provincia, Ausl, Arpa, Ordine dei medici) e riguarda non prodotti in commercio ma animali di allevamenti rurali destinati all'autoconsumo. Tuttavia il dato è preoccupante e la contaminazione “diffusa e non trascurabile" interessa più della metà degli alimenti su cui è stata fatta l'indagine per cercare traccia di diossine, furani e policlorobifenili (Pcb). Il raggio su cui ci si è concentrati è quello attorno all'inceneritore di Coriano (cinque chilometri) includendo la zona dell'aeroporto. Sessanta, in tutto, i campioni: 50 su matrici animali e dieci su vegetali. Solo un pollo su uova è risultato conforme e solo 11 campioni di uova su 24 erano a norma: sono questi gli alimenti più inquinati. La contaminazione principale è la Pcb ma ci sono anche un paio di casi in cui non è nota la causa della tossicità.
I risultati della ricerca sono stati presentati oggi alla stampa. Secondo il documento le principali fonti sono i processi di combustione. Da un lato, scrivono i tecnici, andrebbero ripensate le politiche energetiche puntanto maggiormente sulle rinnovabili e dall'altro bisognerebbe dare più informazioni ai cittadini sulla pericolosità dei roghi, specie quelli di “materiali eterogenei tra loro". Il tutto per dare seguito a pratiche più consapevoli di ciò che si brucia, ad esempio, nei camini di casa. “Il risultato del tavolo - spiega il sindaco Roberto Balzani - è solo un punto di partenza, ora proseguiamo con i monitoraggi e con tutte le politiche di controllo degli scarichi ma anche di promozione culturale".
fonte: http://www.romagnanoi.it
