Pubblicati i risultati della
quindicesima edizione dell'indagine sulla qualità della vita nelle
province italiane curata da dipartimento di Scienze sociali e Economiche
dell'Università La Sapienza di Roma per conto di Italia Oggi. Indovinate chi vince. E chi perde...
Sarà per l'abbondante verde pubblico,
per il trasporto urbano efficiente, per il buon funzionamento della
raccolta differenziata, per il traffico stradale ridotto al minimo, ma
c'è poco da fare: Trento è la provincia italiana dove si vive meglio,
più a lungo e con più qualità. Proprio come aveva stabilito a inizio
mese anche la consueta classifica del Sole 24 Ore "Qualità della vita".
Lo certifica, ora, anche l'indagine pubblicata da Italia Oggi, che mette in luce chi vince e chi perde nella corsa alla qualità della vita. Se vince Trento, e non stupisce nessuno, a perdere è Crotone. E neanche questa, purtroppo, ormai è una sorpresa.
La sorpresa, invece, sta nel fatto
che nel corso del 2013 la qualità della vita è migliorata in molte
province italiane rispetto al 2012. Soprattutto la centro-nord. Nel
complesso sono 59 su 110 le province dove la qualità della vita è
"buona" o "accettabile", mentre l'anno scorso erano 42.
E 59 su 110 è il risultato migliore
di sempre da quando, 15 anni fa, è stata fatta la prima indagine. Va
però notato che per questa edizione sono cambiati leggermente i parametri di valutazione
e ci sono casi "anomali" come tutte le province liguri che, con i
criteri nuovi, hano fatto un balzo di dieci posizioni rispetto al 2012.
Tra i territori che guadagnano
posizioni c'è Milano (2 posizioni, oggi è 37ma), tra chi li perde Torino
(3 posizioni, 49ma) e Roma (2 posizioni, 64ma). Stabile, ma in fondo, Napoli:
su 110 province occupa il posto 105. Appena 5 posizioni prima
dell'ultima in classifica: Crotone che, secondo l'indagine, è quanto di
più lontano ci sia in Italia dal concetto di qualità della vita.
fonte: www.greenme.it