Non si sono trasformati in un partito, non si svegliano pensando a cosa twittare per conquistare i “grandi” media e non si organizzano neanche per rivendicare qualche briciola dall’alto. Quelli dell’associazione Comuni virtuosi sono bizzarri: pensano che i territori possono essere cambiati dalle comunità, che sia urgente e possibile ridurre l’impronta ecologica della macchina comunale attraverso interventi molto concreti, che la diffusione di nuovi stili di vita non sia un problema solo dei singoli cittadini. Insomma, che abbiamo bisogno di fare, qui e ora, città, borghi e paesi diversi.
Scrive Ivan Illich in Rovesciare le istituzioni: “Dobbiamo diventare modello della nuova età che vogliamo creare (…) Oggi possiamo costruire la nostra vita sull’immagine di quella di domani”. Da dieci anni Comuni virtuosi (avete mai navigato sul loro sito?) contribuisce a creare una nuova età. Auguri dalla redazione di Comune