
Succede a Seveso, per volontà dell’amministrazione comunale e in collaborazione con Gelsia Ambiente, dove si è effettuata prima una sperimentazione su 8.000 abitanti, per poi estendere il procedimento a tutta la città (circa 20.000), introducendo la tecnologia RFID (Radio Frequency IDenfication) sui sacchi e nel processo di raccolta del rifiuto secco indifferenziato, in modo tale da consentire di calibrare la tariffa ad personam secondo il principio di “chi meno inquina, meno paga”.
L’estensione conferma i risultati del progetto pilota:
- diminuzione del secco non riciclabile prodotto di circa il 50%
- aumento della percentuale di differenziata del 15%, con un +14% per carta/cartone, +41% per il sacco giallo multi-leggero (plastica, acciaio, alluminio)
- + 26% per l’organico (umido)
Quale ingrediente essenziale della ricetta? Amministratori intelligenti, capaci, coraggiosi, interessati a far vincere il bene comune.
Deleterio per la ricetta? Amministratori ignoranti, incapaci, pavidi, interessati a galleggiare e quasi sempre ad irresponsabilmente delegare a terzi che del bene comune se ne fregano, ma non del proprio tornaconto.
Questo caso di successo, stavolta in piena Lombardia (ndr. dove la raccolta differenziata si attesta oggi intorno al 67%), speriamo costituisca la volta buona, e permetta la svolta decisiva.
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