BASTA ACQUA MINERALE!!!


Come spiega il Censis, l’Italia è il Paese europeo con il più elevato consumo pro-capite di acqua in bottiglia, e addirittura il secondo su scala globale dopo il Messico. Il 61,8% delle famiglie italiane acquista acqua minerale e il consumo medio è pari a 192 litri all'anno per persona, il 65% dei quali venduti in bottiglie di plastica: circa 9 miliardi di bottiglie che richiedono petrolio per essere prodotte, trasportate ed eliminate (o riciclate), contribuendo fortemente allo sperpero di risorse non rinnovabili e al riscaldamento globale del nostro pianeta.
Alcune cose che di certo non depongono a favore delle bottiglie in plastica sono che
• Per la produzione di 30 bottiglie da 1,5 litri vengono usati 17,5 chilogrammi di acqua, poco meno della metà di quella che viene trasportata con quelle trenta bottiglie.
• L’acqua in bottiglie di plastica costa da 2 a 4,5 euro alla confezione (6 bottiglie da 1,5 l). In realtà il costo effettivo dell’acqua contenuta nelle bottiglie è solo l’1% del costo di produzione totale, mentre l’imballaggio ne assorbe il 60%.
• Se ognuno di noi consumasse 1 liltro dì di acqua imbottigliata (240 bottiglie in un anno) consumerebbe solo in trasporto almeno 6 litri di gasolio l’anno.
• Se la plastica viene bruciata nell’inceneritore c’è il pericolo che si liberino nell’atmosfera sostanze dannose per la nostra salute, come la diossina (bruciare 1 Kg di PET produce: 40g di idrocarburi, 25 g di ossidi di zolfo, 18 g di monossido di carbonio e 2,3 Kg di anidride carbonica).
• In discarica potrebbe durare fino a mille anni e può liberare sostanze nocive come Cl2 e metalli pesanti, già presenti nel composto o contenute nei pigmenti usati per colorare e stampare l’oggetto.
• Anche se il recupero della plastica tramite riciclo ha notevoli vantaggi dal punto di vista ecologico, riciclare le bottiglie di plastica è molto costoso in quanto le campane per la plastica sono piene al 97% di aria.
Tutto considerato il miglior modo per trattare le bottiglie di plastica è quello di non usarle.
Facciamo due conti.
Una famiglia formata da quattro persone che consumino ogni giorno 1 l di acqua in bottiglia a testa
• spende ogni anno da 320 € a 720 € (a seconda della marca scelta),
• sperperando combustibili fossili,
• contribuendo all’emissione di gas serra (CO2) oppure, se il comune dove abita ricicla efficacemente i rifiuti,
• provocando un aumento dei costi comunali (pagati da tutti i cittadini) per la raccolta differenziata.
Scegliendo dell’acquedotto, invece,
• Risparmierebbe acqua
• Eviterebbe di trascinare su e giù cesti di bottiglie e rifiuti di plastica
• Farebbe risparmiare la collettività
• si comporterebbe in maniera ecologicamente responsabile


Umbria verso Rifiuti Zero