La seconda puntata della trasmissione Scala Mercalli,
condotta e ideata da Luca Mercalli, andata su Rai3, sabato 7 marzo ha
avuto uno share del 5,33%, pari a 1,209 milioni di spettatori. nella
prima puntata era stato del 4,97%.
Per
Mario Salomone, Presidente di Fima (Federazione Italiana Media
Ambientali), di cui Mercalli è membro del Comitato Scientifico, “si
tratta di un risultato che ha finalmente spazzato la convinzione di
molti addetti ai lavori che da tempo sostengono l'impossibilità di
comunicare in maniera efficace e autorevole le tematiche ambientali in
televisione”.
Nella seconda puntata si è parlato in particolare di carbone, gas, petrolio,
dei loro costi di estrazione (ospite Luca Pardi di Aspo Italia) e dei
loro effetti sui cambiamenti climatici. Per visionare i riferimenti
bibliografici e i grafici mostrati in trasmissione cliccare qui.
Ecco
uno dei grafici presentati: si vede la concentrazione di CO2 desunta
dalle carote di ghiaccio estratte grazie al progetto EPICA in Antartide:
i livelli preindustriali non avevano mai superato le 300 ppmv (parti
per milione in volume), mentre nel 2013 si è toccata per la prima volta
la soglia di 400 ppmv, con un tasso annuo di incremento di 2 ppmv.
Poi
un servizio dagli Usa per spiegare il fracking e in Cina per capire gli
effetti dell’inquinamento da combustibili fossili e da trasporto. Segue
l’esempio virtuoso della Danimarca, il paese che prima degli punterà ad
uscire dai combustibili fossili.
I
costi per l’energia delle abitazioni ed esempi di edilizia a basso
consumo in Italia, come “Rhome”, la casa ecologica vincitrice del Solar
Decathlon Europe 2014 di Parigi.
Nella terza puntata,
in onda su RAI3 sabato 14 marzo, si parlerà di ritiro dei ghiacciai,
aumento livello marino e profughi climatici, acidificazione oceani,
sovrappopolazione e resilienza, con una esclusiva intervista a Johan
Rockstrom dello Stockholm Resilience Center.
Rivedi la seconda puntata: