M5S: “Rocchetta, un progetto inquietante”

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GUALDO TADINO – Una conferenza stampa partecipata quella indetta dalla sezione gualdese del Movimento 5 Stelle. A fare gli onori di casa nella sede di via XXIV Maggio, il consigliere comunale Stefania Troiani. Accanto a lei il candidato presidente della Regione Umbria dei pentastellati Andrea Liberati.
Tra il pubblico, oltre ai cronisti, tanti amici dei grillini, alcuni candidati consiglieri del Movimento alle prossime Regionali, ma anche il presidente della Comunanza Agraria Appennino Gualdese Nadia Monacelli e quello del Comitato per la difesa del Rio Fergia, Sauro Vitali. Presenze prevedibili dato il tema: l’acqua e Rocchetta S.p.A.
L’esigenza di questa conferenza stampa è nata dalla presentazione del progetto Rocchetta – ha esordito Stefania Troiani – che abbiamo visionato solo… a rate. L’ultima puntata è stata inquietante e vogliamo rendere edotti di ciò tutti i cittadini“.
Il consigliere spiega che è stata convocata, dalla regione Umbria, una conferenza di servizi il 5 maggio prossimo sull’istanza presentata da Rocchetta. Il malumore è dettato dal fatto che alla conferenza sono stati invitati la Provincia, il Comune di Gualdo Tadino, l’Ambito Territoriale 1, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e la Rocchetta. “E la Comunanza, titolata a gestire l’uso civico? Lasciata fuori! – tuona la Troiani – Quello che si contesta è il metodo, perchè come al solito si decide nel palazzo del potere lasciando fuori i cittadini. La procedura seguita dalla regione presenta dei vizi di forma evidenti. E’ il commissario agli usi civici che dice questo, in virtù del passaggio delle competenze amministrative, che spettano alla Comunanza”.
Il consigliere comunale snocciola i dati dell’istanza di proroga della concessione avanzata da Rocchetta S.p.A. “Che proroga non è, dato che si chiede un rinnovo anticipato sulla scadenza della concessione che decadrebbe nel 2022.  Si chiede un ulteriore attingimento di acqua. Si pensi che il prelievo attuale si aggira intorno ai 16/17 litri al secondo. Ora ne vogliono 30! Chiedono inoltre di attivare una nuova linea di prodotti utilizzando il pozzo R6 finora inattivo. Qui avremo altri 10 litri/secondo di prelievo. Ecco, finora nessuno sapeva quanta acqua prendeva Rocchetta. Adesso lo rendiamo pubblico“.
La Troiani esprime forti perplessità sulla nuova produzione. “L’azienda chiede il pozzo R6, perchè sembra che lì l’acqua abbia caratteristiche diverse rispetto all’attuale Acqua Rocchetta. Verrà creato un nuovo marchio, l’Acqua Serrasanta. Quello che mi chiedo è questo: nel 1996 la Regione disse che i pozzi R5 e R6 avevano le stesse caratteristiche, quindi negò una nuova concessione in virtù di questo fatto. Per la legge è infatti impossibile usare un nome diverso per lo stesso tipo di acqua. Allora che cosa è successo dal ’96 ad oggi?
“Per quanto riguarda il piano industriale – prosegue il consigliere comunale – se andiamo a sfogliare le varie voci di questo mega investimento di 30 milioni di euro e togliamo quanto andrà speso in prelievi, nuove linee di produzione, pubblicità e altro, l’investimento che resta è di circa 1 milione e 900mila euro. Ben al di sotto di quanto sbandierato. Pensate che il Comune chiese alla Regione 1,5 milioni all’epoca dell’alluvione“.
A questo punto è intervenuta Nadia Monacelli annunciando di aver inviato, nella giornata di ieri, una diffida alla Regione Umbria da parte della Comunanza Agraria in cui viene chiesto di non procedere all’approvazione delle proroga anticipata di concessione, di ordinare a Rocchetta S.p.A. di eseguire gli interventi di ripristino dei luoghi danneggiati dall’alluvione, di calcolare la quota della concessione Rocchetta spettanti alla collettività per lo sfruttamento delle acque, al comune di Gualdo Tadino di fornire una copia dello schema di convenzione a favore dell’azienda di acque minerali e, infine, che alla Comunanza sia trasmessa ogni comunicazione inerente alle questioni che riguardino la concessione Rocchetta.
L’emergenza ‘opacità’ è ancora grave – è stato l’intervento di Andrea LiberatiAbbiamo difficoltà a reperire documenti anche online. Faremo una battaglia per un nuovo approccio con le multinazionali. Ci sono località, come Gualdo Tadino e Sangemini, che danno tanto e non ricevono nulla. A causa del mancato adeguamento dei canoni delle acque minerali, in Umbria mancano circa 30 milioni di euro. Questi soldi vanno richiesti e per portare avanti queste battaglie dobbiamo smuovere i cittadini. Io mi impegno affinché si arrivi ad un adeguamento dei canoni con una compensazione che servirà per il reddito di cittadinanza.” Secondo il candidato presidente “c’è bisogno di un approccio non servile con questo genere di imprese come Rocchetta, che sul fronte del lavoro non mettono in campo nulla“.
Il Movimento 5 Stelle è ben convinto delle proprie azioni. “Se ci sarà la conferenza dei servizi il 5 maggio, ci saremo anche noi – conclude Stefania Troiani – Saremo sotto il palazzo della Regione ad urlare che questo è un iter assolutamente illegittimo. Abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti lo scorso 2 marzo per verificare come sono stati gestiti gli usi civici da parte dell’amministrazione comunale. Continueremo a stare in prima fila per difendere quelli che sono i valori fondanti del nostro Movimento. Sapete quanto è importante per il Movimento la battaglia per l’acqua, che per noi non andrebbe mercificata. Noi ci riconosciamo nei principi della Comunanza e daremo tutto il nostro appoggio. Siamo per l’arricchimento della città, piuttosto che per l’arricchimento di una multinazionale”.

fonte: http://gualdonews.it