Allo studio la possibilità di utilizzare scarti alimentari nella produzione di automobili
Per questo i materiali riciclati saranno sempre più utilizzati dall'industria automobilistica.
Il centro ricerche di Fiat-Chrysler ha presentato i recenti studi in materia durante il convegno 'Gli scarti alimentari come materia prima del futuro: un viaggio dalla ristorazione all'automotive' organizzato all'interno di Expo.
La ricerca quindi va nella direzione dell'utilizzo degli scarti alimentari come vinacce, bucce e gusci per realizzare componenti per le vetture.
Silvia Avanteo, Enviromental Senior Specialist del CRF, ha spiegato all'ANSA: 'sui veicoli di attuale produzione non vi sono ancora applicazioni dagli scarti alimentari, il nostro obiettivo è realizzarne su quelli di domani. I progetti in corso prevedono la valorizzazione degli scarti che vengono lavorati, essiccati e macinati per dare origine a fibre "medio brevi" da additivare a biopolimeri di vario genere da applicare alle componenti dell'auto. In parole semplici il polimero è come un panettone, le cariche da additivare sono come l'uvetta e i canditi: noi stiamo cercando cariche di origine bio per arricchire i materiali e renderli più performanti. Per esempio il tutolo del mais, le rimanenze delle spremiture delle olive o del vino, le bucce degli agrumi, potrebbero diventare la base per i componenti polimerici che avremo sulle auto di domani e che potremo vedere su elementi di finizione interna, nella plancia, nei pannelli porta'.
fonte: http://www.ecoseven.net