Il
progetto BIOGAS2PEM-FC mira a valorizzare lo smaltimento degli scarti
dell’olio, contenenti pesticidi ed elementi tossici per produrre gas di
reforming
E’ stato realizzato
in Andalusia e più precisamente in un uliveto della regione, l’impianto
pilota del progetto europeo BIOGAS2PEM-FC, iniziativa mirata a riciclare gli scarti dell’olio d’oliva
in calore ed elettricità. Finanziato dall’Unione Europea all’interno
del programma SP4 Capacities e completato proprio in questi giorni,
l’impianto tenterà di dimostrare la fattibilità economica
della valorizzazione dei rifiuti della produzione d’olio. Nella regione
infatti questo prodotto rappresenta uno dei fattori trainanti per
l’economia; basti pensare che da sola la Spagna produce il 50% dell’olio
d’oliva mondiale, e il 73% di questo proviene dall’Andalusia. Andare in
contro alla domanda mondiale e allo stesso tempo rendere la produzione
sostenibile è per il territorio quasi un dictat. La questione più
importante che il progetto BIOGAS2PEM-FC si è trovato ad affrontare è
stata quella dello smaltimento degli scarti produttivi del settore, che
contengono pesticidi e composti organici tossici, oltre ad essere acidi e
possedere un elevato tasso di salinità. Si stima che un impianto per la
produzione di olio d’oliva produca fino a 30 milioni di metri cubi di acque di scarto durante l’intenso periodo annuale di produzione, che dura da tre a quattro mesi.
Nel dettaglio i ricercatori hanno
riunito in un unico impianto tre differenti processi, la cui fase
iniziale prevede una reazione di digestione anaerobica finalizzata alla produzione di biogas. Il secondo passo converte questo biometano in un gas ricco di idrogeno (reforming), che nella fase finale può essere trasformato in energia elettrica attraverso l’utilizzo di celle a combustibile. La
digestione anaerobica di questo tipo di rifiuti solidi vegetali
potrebbe essere un metodo interessante per il loro trattamento, poiché
il processo consente un’eccellente stabilizzazione degli scarti
tossici e un recupero energetico senza alcun pretrattamento del residuo.
Il progetto è ora nella sua fase finale e un impianto pilota completo è
stato costruito e testato presso la cooperativa di San Isidro de Loja,
dove già oggi sta producendo elettricità riutilizzata dallo stesso
frantoio.
fonte: www.rinnovabili.it