Disuguaglianza nelle emissioni di CO2: il 10% più ricco della popolazione emette il 50% di CO2

 
35.6 miliardi di tonnellate. Questo è l’ammontare di CO2 emesso a livello globale. Ma chi sono i maggiori responsabili di  queste emissioni? Questa è la domanda a cui cerca di dare risposta un nuovo Report di Oxfam (una NGO internazionale). Che cosa è emerso? Il 50% delle emissioni globali di CO2 viene generato solo dal 10% più ricco della popolazione. Dall’altro lato, 3,5 miliardi di persone, la metà più povera della popolazione mondiale (quella che è maggiormente minacciata da eventi climatici estremi), contribuiscono per appena il 10% delle emissioni. Secondo il Report, 'solo affrontando seriamente la disuguaglianza economica è possibile dare una svolta anche alla lotta al cambiamento climatico.' Perché?
 
Le nuove stime delle emissioni sui diversi stili di consumo
 
Il Report di Oxfam, ‘Extreme Carbon Inequality,’ è stato rilasciato in occasione della conferenza di Parigi sul cambiamento climatico (COP21, 2016), e fornisce nuove stime sulle emissioni attribuibili ai diversi stili di vita e di consumo dei cittadini ricchi e die quelli poveri nei diversi paesi. Vediamo quali sono i principali risultati emersi dagli studi di Oxfam.
 
Disuguaglianza nelle emissioni di anidride carbonica: alcuni risultati
 
Il Report offre informazioni dettagliate sulle disuguaglianza nelle emissioni di anidride carbonica in tre distinti livelli: a livello globale (tra la parte ricca e quella povera della popolazione mondiale), tra i diversi Paesi, e all’interno degli stessi Paesi.  Così per esempio emerge che:
 
- a livello globale: in media una persona appartenente all’1% più ricco della popolazione mondiale genera un livello di emissioni 175 volte più elevato di una persona cha appartiene al 10% più povero della popolazione.
- tra paesi: in media una persona appartenente al 10% più ricco in India emette un livello di anidride carbonica pari solo ad 1/4 dell’anidride carbonica emessa da un individuo appartenente alla metà più povera della popolazione degli Stati Uniti.
- sempre tra i paesi: in media una persona appartenente alla metà più povera della popolazione indiana emette un livello di anidride carbonica pari solo a 1/20 dell’anidride carbonica emessa da una persona appartenente alla metà più povera della popolazione degli Stati Uniti.
 
 
Perché i cittadini dei Paesi in via di sviluppo non dovrebbe essere incolpati....
 
Quest’analisi aiuta a confutare il mito che i cittadini dei Paesi in Via di Sviluppo siano da incolpare per l’accelerazione che si sta avendo nel mutamento climatico. Infatti, se pure è vero che gli aumenti maggiori nelle emissioni di CO2 stanno riguardando i Paesi in Via di Sviluppo, gran parte di questi aumenti sono dovuti alla produzione di beni destinati ad essere consumati in altri Paesi; in altri termini, le emissioni associate allo stile di vita della stragrande maggioranza dei cittadini residenti nei Paesi in Via di Sviluppo sono ancora nettamente inferiori a quelle dei cittadini dei Paesi Sviluppati.
 
 
Perché combattere la ‘disuguaglianza economica’ per far fronte ai ‘cambiamenti climatici’...
 
Secondo quanto dichiarato dal responsabile del dipartimento ‘food and climate policy’ di Oxfam, Tim Gore: ‘Il cambiamento climatico e la disuguaglianza economica sono indissolubilmente legati e insieme rappresentano una delle maggiori sfide del 21° secolo.’
 
Secondo il Report di Oxfam, le uniche persone che beneficiano dello status quo, e che hanno tutto da guadagnare da accordi deboli sul cambiamento climatico, sono un gruppo selezionato di miliardari, che hanno realizzato gran parte delle loro fortune nel settore dei combustibili fossili. Pertanto, affrontare la disuguaglianza economica e ridurre il loro potere è essenziale sia per porre fine all'estrema povertà che per la lotta al cambiamento climatico.
 
 
Conclusioni...
 
Il Report di Oxfam dimostra ancora una volta che l'attuale modello economico che premia le scelte di breve periodo, l’estrema competizione e la disuguaglianza, non è più sostenibile. Questo perché: 1) provoca danni (il cambiamento climatico); 2) i suoi benefici e danni sono distribuiti in modo ineguale. Abbiamo bisogno di un nuovo modello economico, che affrontare la disuguaglianza economica e contribuire a preservare il capitale naturale, culturale e sociale in una prospettiva a lungo termine.
 
 

Fonte: Oxfam

LTEconomy
 
Fonti e articoli:
  
Si veda il Report di Oxfam ‘Extreme Carbon Inequality’: