Sul sito Web Moniqa viene rappresentato - attraverso un apposito “indice” - lo stato di qualità dell’aria in Italia. Realizzato dal Laboratorio Smart Cities & Communitie del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica e Università di Pisa, utilizza i valori di qualità dell'aria già validati dalle Agenzie regionali per la protezione ambientale e pubblicati sui rispettivi siti Web.
Si fa presente che si tratta di un indicatore istantaneo, che ha un esclusivo valore giornaliero e pertanto non necessariamente rappresentativo della qualità dell'aria che deve invece essere valutata su periodi di tempo più ampi.
L’indice di qualità dell'aria qui usato è una grandezza che esprime in maniera sintetica lo stato di qualità dell'aria, prendendo contemporaneamente in considerazione i dati di più inquinanti atmosferici (PM10, PM2.5, biossido e monossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene).
L'indice adottato è associato a 5 classi di giudizio (di colore diverso) ed è sganciato dalle unità di misura e dai limiti di legge che possono essere di difficile comprensione per i non addetti ai lavori; si ottiene invece dividendo la misurazione dell'inquinante per il suo limite normativo di riferimento. Quello considerato è un indice cautelativo, che si basa cioè sullo stato del peggiore fra gli inquinanti considerati.
Le classi buona e discreta indicano che nessuno degli inquinanti ha registrato superamenti degli indicatori di legge e che quindi non vi sono criticità legate alla qualità dell'aria per la stazione considerata. Le altre tre classi indicano che gli inquinanti considerati hanno superato il relativo indicatore di legge.
Nello specifico nella classe Buona l'inquinante peggiore ha concentrazioni inferiori alla metà del relativo valore limite; nella classe Discreta l'inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino al valore limite consentito; nella classe Mediocre l'inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a una volta e mezzo il valore limite, nella classe Scadente l'inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni fino a due volte il valore limite, nella classe Pessima l'inquinante peggiore ha raggiunto concentrazioni superiori al doppio del valore limite.
Per approfondimenti:
http://anasim.iet.unipi.it/moniqa/#home
fonte: http://www.arpat.toscana.it