NOI L’ABBIAMO VISTO!


In riferimento all’ironico articolo della Signora Paola Pierotti “RIFIUTI che fine ha fatto la Sig.ra Carla Poli?” fa piacere comunque che alcuni semi gettati... in qualche modo siano nati, almeno come presa di coscienza di un problema! Di certo non si giustifica la produzione del CSS… ma su questo abbiamo a lungo parlato e spiegato… e siamo sempre a disposizione per ogni ragguaglio in merito. Tornando al suo articolo, la sua notizia è vecchia, è del 2014! La rassicuro, che la Poli ha ripreso la sua attività, come mi ha riferito recentemente al telefono (dicembre). Comunque nell'articolo da lei citato, hanno dimenticato di dire anche che a suo tempo la signora Poli, per la sua attività innovativa sul riciclo, ebbe la casa bruciata! Dava fastidio a certe lobby? La Poli, oltre a star bene, ha ripreso la sua attività nello stesso ambito, come altra società e come tutti gli imprenditori (si veda anche imprenditori nostrani!) è verosimilmente entrata in crisi per investimenti non andati a buon fine... Comunque resta sempre il fatto che la Unione Europea a suo tempo (2009) dette alla poli e al suo Centro Riciclo, il riconoscimento di migliore tecnologia europea (recupero dell'indifferenziato mediante estrusione per attrito) assegnandole anche un premio di 470.000 €. Resta che l’esperienza di Vedelago è stata senz’altro fondamentale per il Veneto e per tante altre parti d'Italia (e non solo) per il sorgere di esperienze che vedono oggi il Veneto, con il Consorzio CONTARINA, di cui abbiamo già parlato, come il sistema PUBBLICO di eccellenza per la soluzione di servizi ambientali quindi tra le più importanti esperienze PUBBLICHE nel campo dei servizi ambientali. Riguardo a CAPANNORI, magari avessimo la loro percentuale qui in Umbria! Di una tonnellata di rifiuti ne andrebbero in discarica, secondo quello che dice lei, 190 kg, non solo si tratterebbe di materiale inerte… ma ormai, partendo proprio dall'esperienza di Vedelago, sono sorti centri per il recupero ad oltranza, per cui si raggiunge ormai quasi il 100% di recupero, anche del materiale erroneamente definito irriciclabile. Materiale che secondo la STRATEGIA RIFIUTI ZERO non ci sarebbe, se si realizzasse il primo punto della strategia: la PROGETTAZIONE! per cui ogni prodotto deve essere costruito e distribuito in modo tale da poter recuperare a fine vita, tutta la materia di cui è composto l’oggetto. Nonostante l’ironia del suo articolo, signora Paola, sul tema dei servizi ambientali, sia come CRURZ (Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero - http://rifiutizeroumbria.blogspot.it/) e sia personalmente (gvantaggi@gmail.com) siamo disponibilissimi a darle ogni ragguaglio e documentazione sulle esperienze in atto, PUBBLICHE, riguardanti i servizi ambientali, compresa Contarina (http://www.contarina.it/) e sull’assurdità e pericolosità dell’uso del CSS come combustibile. Infine, sempre riguardo a CAPANNORI, dopo aver organizzato i servizi ambientali di Messina (in meno di un anno!) l'amico ALESSIO CIACCI, l'assessore che diede vita all'esperienza di Capannori, ora è stato chiamato a Rieti e in Val di Susa (http://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_asm_alessio_ciacci_elena_leonardi-1240743.html) (http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2015/11/03/news/ciacci-raddoppia-dopo-rieti-altro-incarico-in-val-di-susa-1.12382222). C'è di che riflettere... o no? PS: qui http://rifiutizeroumbria.blogspot.it/2014/05/centro-riciclo-vedelago-la-raccolta.html il resoconto che fu fatto a suo tempo come coordinamento, per la visita fatta al Centro Riciclo di Vedelago.

Dr. Giovanni Vantaggi

fonte: http://www.livegubbio.it