Che si producano milioni di prodotti inutili con le fonti fossili o con il solare, sempre prodotti inutili saranno e quello che si guadagna ambientalmente o energeticamente da una parte, lo si perde dall’altra. Per quanto sia certamente meglio utilizzare il solare piuttosto che il petrolio, comunque si sprecano preziose risorse non rinnovabili per produrre qualcosa di inutile.
Pensiamo
alle automobili; si fa un gran parlare dell’auto elettrica come se
fosse la soluzione magica. Ma ve le immaginate centinaia di milioni di
auto elettriche di quante risorse ed energia hanno bisogno per essere
prodotte? Risorse che non sono di certo rinnovabili, perché quello che
c’è dentro ad un’auto ha poco di rinnovabile. A meno che non la si
voglia fare tutta di legno, ma allora non è più un automobile ma un
carretto e serve il cavallo, difatti è lì che andremo a finire se non
fermiamo la follia della crescita. Inutile poi diminuire il consumo di
carburante per automobile se poi ogni anno le vetture aumentano sempre
di più e vanificano il risultato ottenuto dal minor consumo. Per
sostenere con la green economy la crescita che fa felici industriali e
governanti, dovremmo lastricare l’intero pianeta di pannelli solari e
nemmeno basterebbe; pannelli solari che a loro volta hanno bisogno di
materiali ed energia per essere prodotti, materiali che spesso non sono
rinnovabili. Per quante fandonie si possano raccontare per poter
continuare a vendere qualsiasi cosa, fortunatamente dai limiti terrestri
non si scappa. La vera green economy e l’uso delle energie rinnovabili
hanno senso solo se si mette in discussione la crescita e se per ogni
prodotto ci si chiede se veramente è utile e quale è il suo grado di
rinnovabilità.
A
certi nuovi convertiti, a cui non è mai interessato nulla
dell’ambiente, importa maggiormente il portafoglio; lo dimostra in
Italia il boom del fotovoltaico che spesso è stato solo speculazione. Il
fotovoltaico fra le energie rinnovabili è quella che ha il rendimento
minore ed è la meno interessante da un punto di vista ambientale. Ha
molto più senso coibentare la casa con materiali naturali, quelli sì
rinnovabili; e con quelli si abbassano drasticamente i consumi di
riscaldamento e raffrescamento fino quasi a eliminarli del tutto, come
per le case passive. Sono tanti coloro che hanno installato pannelli
fotovoltaici nella propria casa o azienda e hanno continuato a consumare
come e più di prima; in questo caso più che green economy si tratta di
stupid economy. Agire così non ha senso e ha solo arricchito
imprenditori senza scrupoli che si sono buttati sul fotovoltaico
esclusivamente perché rendeva; poi gli stessi li vedi andare in giro in
mega SUV, Maserati o Ferrari, che in quanto a protezione ambientale e
risparmio energetico sappiamo bene essere il top.
Per
quanto ci si possa illudere o mettersi adesso questa copertina
trasparente della green economy, non si scappa: è la crescita il
problema e finchè quella non sarà messa in discussione e accantonata,
non ci saranno rinnovabili o green economy che tengano. Anche le
multinazionali dell’energia, dopo aver inquinato tutto l’inquinabile, si
stanno buttando sulle rinnovabili ma dal punto di vista centralizzato,
cioè l’energia ce la devono comunque vendere loro, mica ci dicono di
renderci autonomi, che è invece la peculiarità principale delle energie
rinnovabili stesse.
Le
risorse sono finite, inutile prenderci in giro; tutto quello che si
produce deve essere attentamente vagliato per fare in modo che sia
rinnovabile o comunque, se si utilizzano risorse finite, occorre fare in
modo che i prodotti si possano riparare, riciclare, rendendone la vita
più lunga possibile: l’esatto contrario di quello che dice il dogma del
PIL, che per crescere ha assolutamente bisogno di usa e getta a ritmo
continuo e più le discariche aumentano e più il PIL gioisce. Ma verrà un
giorno, non molto lontano, che malediremo i sacerdoti del PIL mentre ci
ritroveremo a scavare nelle discariche per trovare materiali preziosi
che nel tempo della follia consumistica avevamo così stupidamente
buttato per fare ingrassare industriali e politici senza scrupoli.
fonte: http://www.ilcambiamento.it