Produciamo meno rifiuti (negli ultimi 5 anni sono diminuiti del 10,1%) eppure le tariffe di raccolta continuano a galoppare, lievitate del 22,7% dal 2011. A pagare di più sono i cittadini del Lazio (Roma compresa) con un costo di 220,3 euro per abitante.
Seguono Liguria con 212,7 euro/abitante, Toscana con 210,3 euro/abitante, Campania 196,7 euro ad abitante, Sardegna 192,1, Umbria con 182,2 euro (+13,1%). E spesso a fronte di strade e quartieri invasi da sporcizia. «C'è qualcosa che non va - denuncia il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti - Le tariffe dei servizi erogati da soggetti pubblici devono rispettare il mercato e non possono essere una variabile indipendente, troppo spesso utilizzata per fare cassa e mettere a posto i guasti di una cattiva gestione».
Il quadro che emerge da un rapporto realizzato dalla Confederazione è allarmante: l'igiene urbana è costata alle tasche di famiglie e imprenditori italiani nel 2014 in media 167,80 euro a testa, in totale 10,2 miliardi. E siamo ultimi in Ue per livello di soddisfazione.
fonte: Confartigianato