Bioidrogeno, biometano, energia elettrica e fertilizzanti: tutti prodotti da un unico impianto usando come materia prima fanghi e rifiuti organici provenienti della raccolta domestica. In una sola parola Bio2energy. E’ questo infatti il nome del nuovo progetto finanziato dalla Regione Toscana e dedicato a Viareggio. Ideato da Sea Risorse S.p.A. e DIEF-UNIFI (Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Firenze) e portato avanti con Publiambiente, Cavalzani Inox, ICCOM-CNR e PIN, Bio2Energy realizzerà un codigestore anaerobico nell’area dell’impianto di depurazione idrica del comune toscano.
Primo impianto del suo genere per la
Regione, a regime il codigestore permetterà di migliorare la gestione
dei rifiuti, tagliando i consumi stessi del depuratore e producendo energia pulita e fertilizzanti
“rinnovabili”. Il progetto richiederà due anni di lavori e un
investimento di circa 3 milioni di euro, di cui oltre 1,5 milioni
finanziato attraverso il bando FAR FAS, che incentiva la collaborazione
tra imprese (grandi e Pmi) e sistema della ricerca su progetti di
innovazione e competitività.
L’obiettivo è creare un sistema
efficiente e controllato, che garantisca molteplici benefici. Il
macchinario produrrà, a partire a partire da fanghi e frazione organica
dei rifiuti (FORSU), biogas e digestato. Dal primo si
otterrà bioidrogeno, biometano ed elettricità da immettere in rete,
mentre dal secondo – ricco carbonio, azoto e altri nutrienti – un
sostituto naturale fertilizzanti chimici convenzionali. “Bio2Energy è
il primo progetto a livello internazionale che esporta a scala
preindustriale il trattamento di rifiuti organici e la conseguente
produzione di biocombustibili utilizzando gli impianti già esistenti
dell’area del depuratore di Viareggio (Lucca)”, spiega la Regione Toscana in una nota stampa. “Il
progetto prevede una time line di 2 anni all’interno della quale si
collocano diverse fasi: dopo l’avvio dell’iter di gestione del progetto
sperimentale con l’implementazione delle attrezzature e l’allestimento
del pilota presso l’Università di Firenze (UNIFI/PIN), prende il via la
prima fase dei lavori che è in scala pilota, e che precede la scala
pre-industriale collocata nel sito del codigestore di Viareggio”.
La produzione di bioidrogeno e biometano sarà monitorata in entrambe le
fasi, per ottimizzarla. È prevista una disseminazione dei risultati al
fine di definire le condizioni ottimali di produzione anche sotto forma
di linee guida, per rendere replicabile il progetto in altri siti.
fonte: www.rinnovabili.it