Raccolta differenziata nel 2012 al 45%

Raccolta differenziata nel 2012 al 45%: +7%
Perugia al 51%, Terni al 40%: tutti i dati


I numeri dei 92 comuni umbri: Torgiano (75%) al top, Monteleone (3,7%) in fondo. In sei mesi incremento record a Cannara: +31%


di Daniele Bovi

In sei mesi la quota di raccolta differenziata in Umbria è cresciuta del 7%, dal 38 al 45%. A certificarlo sono i dati di palazzo Donini comunicati mercoledì mattina a Perugia nel corso di una riunione tra l’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, i tecnici della Regione, i Comuni e i rappresentanti dei quattro Ati. Riunione centrata intorno al Piano di sostegno alla differenziata che, per il triennio 2011-2013, ha messo a disposizione 5,4 milioni di euro. Soldi redistribuiti tra tutti i comuni ma con un vincolo preciso: il raggiungimento di almeno il 50% di territorio coperto dal servizio.
I comuni sopra i 10mila abitanti Controllando le tabelle elaborate dagli uffici tecnici, ad oggi dei 19 comuni sopra i diecimila abitanti sono 11 quelli che hanno già percepito tutti i soldi: oltre Perugia (50% di territorio coperto) tra gli altri ci sono Città di Castello (81%), Gualdo Tadino (51,5%), San Giustino (90%), Umbertide (50%), Bastia (68,14%), Corciano (50%), Marsciano (50%) e Todi (80%). Numeri che nel 2012 di certo non porteranno al 65% di differenziata stabilito negli anni scorsi dal Piano regionale dei rifiuti. Una percentuale che, nello scorso aprile, la stessa presidente Catiuscia Marini ha definito troppo ambiziosa e di fatto irraggiungibile nel corso di quest’anno. Un 2012 che, negli auspici di palazzo Donini, si chiuderà intorno al 50%.
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Marsciano e Magione al top Per quanto riguarda la raccolta differenziata, la media dei 19 comuni sopra i 10 mila abitanti nel primo semestre 2012 è del 46,38%: le performance migliore sono di Marsciano con il 57,77% e Magione con il 56,63%, mentre le peggiori sono Assisi con il 22,02% e Orvieto con il 22,20%. In mezzo c’è Perugia con il 50,9%, mentre Terni è al 40%, Spoleto al 36,19%, Foligno al 42,09% e Città di Castello al 40,96%. Gli incrementi maggiori nel semestre sono stati messi a segno da Umbertide (14,8%), Todi (11,8%), Gualdo Tadino (+9,35%) e Foligno (+7,19%) mentre Perugia fa registrare un +5,59% e Terni +6,15%.
Così nei quattro Ati La situazione di ognuno dei quattro Ati è assai differente: l’Ati1 in sei mesi aumenta la quota di rifiuti differenziati del 10% (dal 39 al 49%), l’Ati2, quello numericamente più significativo, del 3,76% (dal 43,97 all 47,73%), l’Ati3 del 5,48% (dal 33,17 al 38,65%) mentre dell’Ati4 si hanno solo i risultati dei quattro comuni con più di 10 mila abitanti. La media del 2011, in questo caso, è del 30,69%, la peggiore dell’Umbria e, come annotano gli uffici tecnici, «è comunque presumibile la sostanziale inviarianza rispetto al dato del 2011 negli altri comuni, stante la mancata estesione dei servizi di raccolta domiciliare nel primo semestre dell’anno in corso». Insomma, nel Ternano la raccolta arranca.
Ati 1 e 2 All’interno di ogni singolo Ambito territoriale poi la situazione è variegata. Nell’Ati1 i segni meno sono molti e riguardano specialmente quei comuni con bassissime quote di differenziata. E così si va dal 60% di Lisciano Niccone al 13% di Montone e Pietralunga; da segnalare, oltre alla già citata Umbertide, il +9% di Gualdo Tadino. Nell’Ati2 quasi tutti i segni sono positivi, benché gli aumenti nella maggior parte dei casi siano contenuti. In questo Ambito Cannara mette a segno un vero e proprio boom che non ha eguali nella regione (dal 26 al 57% in sei mesi), mentre procedono a ritmo spedito anche Massa Martana (+15%), Collazzone (+13%), San Venanzo e Todi (+11%). Il comune che differenzia di più è Torgiano (75%, +7,7% in sei mesi), mentre fanalino di coda si conferma Assisi con il 22,02%, addirittura in arrramento rispetto al 2011 (23,87%).
Ati 3 e 4 Nell’Ati3 la metà delle città fa registrare segni meno, con balzi del 25,8% di Campello sul Clitunno (dal 37,3 al 63,1%), del 18% di Cascia che si muove dal 6% appena di differenziata e del 14,5% di Norcia che arriva a differenziare il 23% dei rifiuti. Sopra il 50% ci sono solo Campello, Giano, Gualdo Cattaneo e Trevi. Ed è proprio nell’Ati 3 che si registrano i dati peggiori dell’Umbria con Monteleone di Spoleto (3,7%), Scheggino (6,5%), Vallo di Nera (7,1%) e Cerreto che arretra addirittura del 5% (dal 16 all’11%). Della mancanza di dati sull’Ati4 già si è detto: gli unici numeri sono disponibili per Amelia (+0,97% a quota 29,18%), Narni che arretra dello 0,09% (37,95%), Orvieto che avanza a piccoli passi (+0,69%, 22,2% di differenziata) e per la già citata Terni. E proprio quei comuni che sono indietro con la raccolta si dovranno, come sollecitato da Rometti mercoledì, «attivare in tempi brevissimi per mettersi in linea coi requisiti». Da parte loro, le amministrazioni si sono impegnate «a garantire un ulteriore potenziamento».

fonte: http://www.umbria24.it