e, non più solo quelli della provincia.
Il problema sta nel fatto che il comune di Forlì ha deciso di dare un nuovo corso alle politiche ambientali ed ha dichiarato guerra all'inceneritore ed al colosso che lo gestisce. Così il sindaco Roberto Balzani ha dato la sua risposta su Facebook con la nota "contro Forlì-città pattumiera" dichiara:
“La richiesta di Hera è molto chiara: poiché i rifiuti urbani della provincia di Forlì-Cesena non bastano a sfamare l’inceneritore, il nuovo bacino regionale consente una migrazione prima in teoria impossibile. E, dunque, occorre aggiornare le regole del gioco. Una bagatella burocratica. Non è così. E’ una scelta di politica industriale e ambientale. Il nostro obiettivo è esattamente il contrario: spingere la differenziata al massimo, riciclare al massimo e stabilire quando potremo spegnere l’inceneritore”.
Insomma un nuovo caso nella guerra dei rifiuti in Emilia Romagna di cui vi avevo parlato in un post del 21 ottobre.
Il problema sta nel fatto che il comune di Forlì ha deciso di dare un nuovo corso alle politiche ambientali ed ha dichiarato guerra all'inceneritore ed al colosso che lo gestisce. Così il sindaco Roberto Balzani ha dato la sua risposta su Facebook con la nota "contro Forlì-città pattumiera" dichiara:
“La richiesta di Hera è molto chiara: poiché i rifiuti urbani della provincia di Forlì-Cesena non bastano a sfamare l’inceneritore, il nuovo bacino regionale consente una migrazione prima in teoria impossibile. E, dunque, occorre aggiornare le regole del gioco. Una bagatella burocratica. Non è così. E’ una scelta di politica industriale e ambientale. Il nostro obiettivo è esattamente il contrario: spingere la differenziata al massimo, riciclare al massimo e stabilire quando potremo spegnere l’inceneritore”.
Insomma un nuovo caso nella guerra dei rifiuti in Emilia Romagna di cui vi avevo parlato in un post del 21 ottobre.
