Gli sprechi di cibo hanno un costo, e non parliamo solo del prezzo pagato al supermercato. Per ogni cibo prodotto e poi buttato, infatti, viene utilizzata acqua ed energia. In Italia, il 3% di tutta l’energia consumata viene impiegata per produrre cibo che voi va buttato. Lo dice il ‘Libro Verde dello Spreco’, curato da Andrea Segrè, agro economista, e Matteo Vittuari, che verrà presentato sabato a Bologna, in occasione della Settimana della Riduzione dei Rifiuti.
Ridurre gli sprechi di cibo, energia e acqua non è poi così difficile. Il libro ‘Cucinare senza sprechi’, sempre di Andrea Segrè potrebbe esserci utile. Un aiuto ci arriva anche dalla Commissione Europea, che nella Settimana della Riduzione dei Rifiuti ha diffuso una serie di regole, che vi riportiamo di seguito:
Spesa intelligente: scrivere la lista della spesa, controllando prima cosa sia rimasto nel frigorifero e nella dispensa. Così si evita di acquistare lo stesso articolo e si pensa già ai possibili menu della settimana. Una volta nel negozio, seguire l'elenco e arrivare solo alla fine agli articoli di banco frigo e freezer, facendo sempre attenzione alle scadenze indicate sulle etichette.
Ospiti in vista: niente piatti che non possono essere riscaldati e consumati il giorno dopo. Meglio poi cercare di non strafare, considerando il numero degli invitati.
Dispensa: fare attenzione alle istruzioni delle etichette dei prodotti, ad esempio se si parla di conservare a temperatura ambiente o in luogo fresco. Meglio raggruppare lo stesso tipo di scorte tutte insieme, per evitare doppioni.
Frigorifero: per conservare meglio i cibi, usare i contenitori e disporli considerando quali sono le zone più fredde. Pulire il frigorifero due volte al mese, per evitare la circolazione dei batteri. Consumare frutta e verdura prima che vada a male. In caso avvenga, evitare di contaminare i prodotti freschi.
Ai fornelli: Usare confezioni di cibo già aperte o in prossimità della scadenza. Seguire le ricette adattando le dosi al numero di commensali e ricordarsi di usare gli avanzi, per creare ad esempio insalate o sformati.
fonte: http://www.ecoseven.net/