Arriva la Tares (Tariffa comunale sui rifiuti e i servizi), la nuova tassa sui rifiuti che a partire dal 2013 prenderà il posto di Tarsu
e Tia, gravando maggiormente sulle tasche degli italiani. Il pagamento
della Tares è suddiviso in quattro rate e l’intero ricavato sarà
destinato a migliorare il servizio di igiene ambientale, a sovvenzionare
parte dell’illuminazione pubblica della pulizia delle strade e della
loro manutenzione.
A pagare la Tares saranno i
possessori di appartamenti ad uso privato, di negozi, di capannoni, di
altri locali commerciali e di spazi scoperti potenzialmente in grado di
produrre rifiuti urbani. La tassa sui rifiuti introdotta da Governo
Monti avrà un peso maggiore sulle tasche degli italiani: rispetto alle
precedenti, secondo i calcoli della UIL si prevede un aumento medio del
37,5% per le residenze private (circa 80 euro), mentre secondo quanto
dichiarato da Confcommercio è previsto un aumento del 293% per i locali
commerciali.
Come si calcola la Tares, la nuova tassa sui rifiuti? Il pagamento della Tares,
che puo’ essere fatto tramite bollettino o modello F24, è suddiviso in
quattro rate, di cui la prima e’ stata fissata ad aprile, secondo quanto
stabilito nella Legge di Stabilità, le altre saranno decise dagli enti
locali. I Comuni decideranno anche l’entità di un ulteriore aumento
della tassa. Ci spieghiamo: la Tares comporterà un aggravio minimo
previsto dalla legge di 30 centesimi per metro quadro, calcolati
sull’80% della superficie calpestabile registrata al catasto, ma i
singoli enti locali potranno, in caso di necessità, elevare la quota
fino a 40 centesimi al metro quadro. L’aumento non sarà comunque
applicato alle rate iniziali, ma attraverso un conguaglio da applicare
nell’ultima rata prevista, come fatto per l’Imu.
fonte: www.ecoseven.net
