DAL RECUPERO DEGLI ABITI USATI UN RISPARMIO DI 36 MILIONI DI EURO.

Ad oggi la raccolta differenziata tessile ammonta a circa 2 kg per abitante all'anno. Una raccolta differenziata tessile efficace porterebbe a un risparmio nel costo di smaltimento dei rifiuti urbani pari a circa 36 milioni di euro. Inoltre si ridurrebbero di 864.000 tonnellate all'anno le emissioni di CO2, di 1.440 milioni di metri cubi all'anno i consumi di acqua, di 72.000 tonnellate all'anno l'uso di fertilizzanti, di 48.000 tonnellate l'anno l'uso di pesticidi.
Per questo motivo a marzo era stato firmato un protocollo d’intesa tra Anci e Conau (Consorzio nazionale abiti e accessori usati) per la raccolta e il recupero di abiti e accessori usati. L'obiettivo era una raccolta differenziata di 240.000 tonnellate all'anno, per una media a testa che si aggira intorno ai 4-5 chilogrammi.
Ora Anci e Conau hanno presentato un documento che riporta sia le specifiche sulle caratteristiche del servizio, sia i requisiti di ammissione per gli appaltatori che i criteri di aggiudicazione.
Speriamo che i comuni inizino presto anche la raccolta differenziata degli abiti usati visto che siamo (tanto per cambiare) molto indietro rispetto al resto dell’Ue. Tanto per fare un esempio la media tedesca di 7 Kg pro capite l’anno.


Umbria verso Rifiuti Zero