IL RICICLO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI

Foto: IL RICICLO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI

Ammontano ad un migliaio le tonnellate i pannelli fotovoltaici raccolti e smaltiti solo in Italia. Nell'Europa a 27 la cifra raggiunge quasi quota 6.000.
Vi siete mai chiesti dove vanno a finire? È possibile riciclarli recuperando almeno in parte i materiali di cui sono composti? La risposta è sì. In Europa sono ben 290 i centri autorizzati alla raccolta. Ad occuparsene è il PV Cycle, un consorzio europeo del quale fanno parte gli stessi produttori e installatori, che dal 2007 opera in tutto il vecchio continente. Il consorzio è in grado di riciclare il 90% di un pannello dismesso. Quali sono i materiali che si riciclano? Innanzitutto il silicio, che opportunamente lavorato diventerà vetro per imballaggi. Poi ci sono i materiali ferrosi e gli altri metalli, come l'alluminio, che verrà impiegato per gli imballaggi. Tutte le plastiche oltre che alcuni materiali semiconduttori, che verranno invece impiegati per costruire altri pannelli fotovoltaici.
L'Unione Europea, con una direttiva del 2012, ha catalogato i pannelli provenienti da impianti dismessi come rifiuti elettrici ed elettronici a tutti gli effetti e come tali dovranno essere raccolti e trattati. Entro il 2014 ogni Paese membro dovrà adottare la direttiva.

Con l'entrata in vigore delle leggi nazionali i produttori, gli installatori, gli importatori, o i grossisti che immetteranno per la prima volta nel mercato un modulo fotovoltaico saranno così tenuti a garantirne il ritiro e il riciclo. Un po' come accade per i grandi elettrodomestici. 
O come dovrebbe accadere. 
Ammontano ad un migliaio le tonnellate i pannelli fotovoltaici raccolti e smaltiti solo in Italia. Nell'Europa a 27 la cifra raggiunge quasi quota 6.000.
Vi siete mai chiesti dove vanno a finire? È possibile riciclarli recuperando almeno in parte i materiali di cui sono composti? La risposta è sì. In Europa sono ben 290 i centri autorizzati alla raccolta. Ad occuparsene è il PV Cycle, un consorzio europeo del quale fanno parte gli stessi produttori e installatori, che dal 2007 opera in tutto il vecchio continente. Il consorzio è in grado di riciclare il 90% di un pannello dismesso. Quali sono i materiali che si riciclano? Innanzitutto il silicio, che opportunamente lavorato diventerà vetro per imballaggi. Poi ci sono i materiali ferrosi e gli altri metalli, come l'alluminio, che verrà impiegato per gli imballaggi. Tutte le plastiche oltre che alcuni materiali semiconduttori, che verranno invece impiegati per costruire altri pannelli fotovoltaici.
L'Unione Europea, con una direttiva del 2012, ha catalogato i pannelli provenienti da impianti dismessi come rifiuti elettrici ed elettronici a tutti gli effetti e come tali dovranno essere raccolti e trattati. Entro il 2014 ogni Paese membro dovrà adottare la direttiva.

Con l'entrata in vigore delle leggi nazionali i produttori, gli installatori, gli importatori, o i grossisti che immetteranno per la prima volta nel mercato un modulo fotovoltaico saranno così tenuti a garantirne il ritiro e il riciclo. Un po' come accade per i grandi elettrodomestici.
O come dovrebbe accadere.

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