Centodieci
interventi per oltre 50 milioni di euro: è questo il pacchetto
complessivo di opere che saranno realizzate nel 2014 in Toscana per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico.
È quanto emerge dal documento annuale per la difesa del suolo che è
stato approvato dalla Giunta regionale. Il documento rappresenta una
novità assoluta che viene introdotta da quest'anno grazie alle recenti
normative regionali in materia di difesa del suolo:
in pratica si tratta di un unico atto con il quale vengono selezionati e
programmati gli interventi di difesa del suolo da realizzare in Toscana
sulla base di requisiti di urgenza e cantierabilità. Il documento
prevede anche fondi da destinare alla creazione di un parco progetti che
potrà essere utilizzato per programmare gli interventi nel 2015. ‘Siamo
la prima Regione -spiega l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini- a
dotarsi di uno strumento di programmazione per interventi di
prevenzione del rischio idrogeologico. Non un libro dei sogni, ma un
piano dettagliato che indica precise priorità e destina risorse certe:
più di 50 milioni per il prossimo anno e per dare la misura del nostro
sforzo sottolineo che il Governo nazionale stanzierà, per tutto il
Paese, 30 milioni. Per noi la difesa del suolo è diventata una
priorità’.
‘In questi anni i cittadini e il territorio toscano
- prosegue l'assessore Bramerini - hanno pagato un prezzo altissimo per
le alluvioni che hanno colpito a più riprese le nostre province. Con il
piano che abbiamo approvato ogni anno potremmo intervenire per ridurre i
rischi evitando che si agisca solo dopo il verificarsi dei danni’. Dal
2010 a oggi sul settore sono stati investiti 173 milioni, inoltre è
stata data significativa risposta anche alle ondate alluvionali che a
più riprese hanno colpito varie aree della regione. Ma anche a fronte di
questo lavoro molto ancora resta da fare. E per capire esattamente cosa
e dove, nei mesi scorsi si è sviluppato un complesso e sistematico
lavoro di ricognizione compiuto dalla Regione insieme a Province,
comuni, consorzi di bonifica che ha permesso di individuare nella
regione molti interventi che hanno carattere di necessità e urgenza: un
fabbisogno notevole, che si lega alle caratteristiche di una regione
particolarmente esposta al rischio idraulico e idrogeologico, basti
pensare, che, sulla base dei piani delle autorità di bacino, ben il 20%
del territorio è da considerarsi potenzialmente interessato da fenomeni
alluvionali. Di questi interventi una prima, significativa tranche,
troverà adeguata risposta già nel 2014. I 106 interventi che sono stati
inseriti nel documento sono stati selezionati in relazione alla loro
efficacia rispetto alla mitigazione del rischio e sulla base delle
caratteristiche di cantierabilità, visto che i lavori dovranno partire
nel 2014. Il maggior numero di interventi (51 per oltre 25 milioni di
euro) riguarda il bacino dell'Arno, 35 si riferiscono al bacino Toscana
nord e 20 al bacino Toscana sud e costa.
I 46 interventi di progettazione, per un totale di 2 milioni e 451.000 euro, riguardano in 12 casi il Bacino dell'Arno, in 24 il bacino Toscananord e in 10 il bacino Toscana sud
e costa. Bacino dell'Arno - Il rischio idraulico legato al bacino
dell'Arno è considerato una priorità assoluta per il documento sulla
difesa del suolo. Per quest'area sono ammessi a finanziamento 51
interventi su un totale regionale di 106 e sono ammesse a finanziamento
12 attività di progettazione ed indagine su un totale regionale di 46.
Tra gli interventi previsti si segnalano in particolare: la sistemazione
idraulica del torrente Esse a Monte San Savino finalizzata alla
riduzione del rischio idraulico del territorio, la realizzazione di
interventi di sistemazione dell'argine sul fiume Elsa a Certaldo e sul
rio dei Cappuccini nel comune di Empoli, utili ad evitare il pericolo di
collasso delle strutture stesse; la realizzazione delle Casse di
espansione sul fiume Era nei Comuni di Pontedera e Ponsacco. E ancora la
realizzazione di interventi di ripristino ed adeguamento delle
arginature e delle sezioni idrauliche dei torrenti Ombrone, Pescia di
Collodi e Brana nella provincia di Pistoia. Si segnalano infine due
importanti interventi finalizzati alla riduzione del rischio idraulico
dei Comuni di Quarrata (Pt) e Prato attraverso la realizzazione delle
casse di espansione sul torrente Stella (localita' Pontassio) e
sull'Ombrone pistoiese (Ponte a Tigliano). Per quanto riguarda le
attività di progettazione ed indagine a finanziamento nel corso del 2014
si segnalano in particolare per l'importanza strategica che rivestono
le progettazioni delle casse di espansione di Figline Valdarno (Prulli e
Leccio) e delle casse di espansione nella provincia di Pistoia sui
torrenti Ombrone, Bure e Brana. Bacini Toscana nord, costa e sud - Per
queste aree si evidenziano in particolare i lavori di messa in sicurezza
del torrente Carrione (Carrara), il secondo stralcio degli interventi
di riduzione del rischio idraulico dell'abitato di Aulla, a
completamento dei lavori già avviati nel corso del 2013 e finalizzati
alla messa in sicurezza del centro abitato di Aulla duramente colpito,
nell'ottobre del 2011 dall'alluvione del fiume Magra; la messa in
sicurezza di movimenti franosi interessanti i centri di Camporgiano e
Coreglia Antelminelli, gli interventi di riduzione del rischio idraulico
prodotto dal Fiume Cecina e dal Torrente Ugione rispettivamente nel
Comune di Cecina e nel tratto urbano di Livorno, attraverso opere di
consolidamento ed adeguamento delle strutture arginali. Tra le opere più
significative si segnala inoltre il ripristino di briglie e difese
spondali del fiume Albegna, finalizzate alla mitigazione del rischio
idraulico in alcuni dei comuni del grossetano colpiti nel novembre del
2012 da una grave alluvione e la regimazione idraulica del Torrente
Oriato nel comune di Sarteano a Siena da realizzarsi attraverso
adeguamenti delle strutture arginali e delle sezioni del corso d'acqua.
fonte: Adnkornos