“Dobbiamo fermare il cambiamente
climatico. E possiamo farlo, se usiamo contro i più grandi emettitori di
CO2 la tattica usata per sconfiggere l'apartheid in Sud Africa”.
Desmond Tutu, l'arcivescovo anglicano divenuto un simbolo della lotta
alla segregazione razziale sudafricana, interviene sulla questione Clima
con un appello ad agire contro il global warming. L'arma da usare, secondo Tutu è il boicottaggio.
“Ci sono restati 15 anni di tempo” per evitare il peggio, scrive sul Guardian, ed è necessario fare pressione sui grandi emettitori affinché cambino politica ora.
“Possiamo, per esempio, boicottare gli eventi di le squadre sportive e
l'intrattenimento sponsorizzato da aziende dei combustibili fossili.
Possiamo pretendere che gli annunci di aziende energetiche portino
avvertenze per la salute. Possiamo spingere le nostre università, le
nostre municipalità e istituzioni culturali a tagliare i loro legami con l'industria dei combustibili fossili”, propone tra le varie cose.
“Siamo
in grado di incoraggiare attivamente le imprese energetiche a spendere
una parte maggiore delle loro risorse sullo sviluppo di prodotti
energetici sostenibili, e siamo in grado di premiare quelle aziende che
lo fanno utilizzando i loro prodotti. Possiamo spingere i nostri governi
ad investire nelle energie rinnovabili e smettere di sovvenzionare i combustibili fossili.
Ove possibile, possiamo installare i nostri pannelli solari
fotovoltaici e per l'acqua calda. Non possiamo mandare in bancarotta
l'industria dei combustibili fossili. Ma possiamo prendere provvedimenti
per ridurre il suo peso politico, e fare in modo chi ha fatto profitti
(emettendo CO2, ndr) sia ritenuto responsabile e chiamato a ripulire il
pasticcio”.
L'intervento di Tutu sul Guardianfonte: www.qualerergia.it