Marine Litter Watch: una app per tracciare rifiuti marini dalla UE

Le nuove tecnologie scendono in campo per coinvolgere le comunità locali nella lotta all’inquinamento dei mari. Così arriva anche una app per tracciare rifiuti marini.
Tutti possiamo diventare protagonisti di questa utile azione di monitoraggio grazie alla bella iniziativa promossa dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), che ha creato una app, attualmente disponibile solo per i dispositivi Android, dove i cittadini possono facilmente segnalare i tratti di costa e le spiagge invase dai rifiuti.

L’integrità degli ecosistemi marini e la salute umana sono ancora oggi pesantemente minacciate dalla gran mole di plastiche e altri detriti che contaminano i lidi marini, mettendo a rischio la sopravvivenza delle specie acquatiche e compromettendo la catena alimentare. Nonostante il progresso scientifico e l’evoluzione tecnologica, però, ancora oggi la composizione, l’origine e il movimento dei rifiuti sono fenomeni poco noti, ai quali non si riesce a contrapporre risposte adeguate. Proprio per ovviare a tali limiti, l’EEA ha pensato di chiamare in causa le comunità locali, escogitando questa app per tracciare rifiuti marini facile e intuitiva, e consentire ad associazioni civiche, Ong, team organizzati di volontari, gruppi informali e perfino scuole, di agire direttamente su queste problematiche. Una pratica virtuosa che sensibilizzerà i cittadini al tema della difesa del patrimonio costiero europeo, incitandoli al contempo a tenere pratiche e comportanti sostenibili.
Gli Stati dell’Unione europea, adottando la direttiva quadro sulla Marine Strategy (MSFD), si sono prefissi il compito di definire tutta una serie di misure per tutelare gli ecosistemi marini del Vecchio Continente, a partire dalla lotta all’inquinamento e alla diffusione dei rifiuti. La carenza di informazioni e dati sulla contaminazione dei mari ha convinto poi l’EEA a dar vita al Marine Litter Watch, un metodo di lavoro che associa il coinvolgimento e l’impegno diretto dei cittadini alla più ampia diffusione della tecnologia moderna. Una sorta di monitoraggio collettivo, volto ad affrontare con la massima efficacia le più ardue sfide ambientali.

fonte: www.tuttogreen.it