Il Movimento Legge Rifiuti Zero
ha incontrato ieri , 12 Giugno, in Parlamento i gruppi del M5S – MPA – PD ed il
presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei deputati con l’intento di
definire la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare da
noi depositata ad Ottobre 2013 con circa 86.000 firme.
Negli incontri sono stati
affrontati i temi generali legati all’avanzata della strategia Rifiuti Zero in
Italia ed in Europa ed ovviamente chiesto un preciso impegno perché sia
finalmente portata in Aula alla Camera dei deputati la PRIMA LEGGE DI
INIZIATIVA POPOLARE che pone al Governo ed al Parlamento tutto la possibilità
che si riconosca l’esercizio costituzionale del diritto sancito all’art. 71 – “Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da
parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli".
Abbiamo registrato di fatto un unanime consenso
sull’appoggio alla nostra proposta di legge, superando anche alcune limitate
incomprensioni con il M5S su un punto specifico di cui ci eravamo già impegnati
a concordare una migliore formulazione lessicale che sgombri il campo da
qualsiasi equivoco, nella ferma convinzione che occorre oggi una operazione di
totale revisione giuridica, di generale
riconversione tecnologica e soprattutto di un grande percorso culturale di
partecipazione popolare.
Ribadiamo che l’avvio del percorso segnato
dalla Legge Rifiuti Zero in Italia possa essere la vera sfida alla creazione di
un ciclo virtuoso che oltre a tutelare l’ambiente e la salute possa dare una
risposta di immediata attuazione in termini di riavvio di un ciclo produttivo
sostenibile per la creazione di circa 400.000 nuovi posti di lavoro.
Un ciclo virtuoso che va dalla raccolta “porta
a porta” generalizzata alla introduzione della Tariffa puntuale,
dall’attivazione dei Centri di riuso e riparazione alla realizzazione di
impianti di riciclo dei materiali inorganici e di compostaggio dei materiali
organici, dalla revisione del sistema di contributi CONAI all’introduzione
della tassa sul “vuoto a perdere”.
Senza dimenticare le norme di contrasto come la
moratoria contro gli inceneritori e la produzione di energia dai rifiuti, la
revoca degli incentivi a forme di energia non rinnovabile, la revoca del D.M.
Clini contro il CSS, la revoca dei contratti capestro per i Comuni per
conferire negli inceneritori, la normativa sul reato di danno ambientale, la
moratoria per le discariche di amianto e tanto altro ancora.
QUESTA E’ LA VERA RIVOLUZIONE
CULTURALE CHE PROPONIAMO AL PARLAMENTO, ma anche da iniziare ad attuare in
parte già SUBITO a partire dai territori più colpiti dalla devastazione messa
in atto in Campania ma che di fatto unisce TUTTE LE REGIONI.