SISTRI: FINISCE QUELLA CHE SEMBRAVA LA STORIA INFINITA.

Foto: SISTRI: FINISCE QUELLA CHE SEMBRAVA LA STORIA INFINITA.  

"Bisogna avere il coraggio di compiere un passo indietro e raggiungere l'obiettivo in altro modo".
Con queste parole il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha decretato la fine (come se fosse mai iniziato) del Sistri (il sistema di tracciabilità dei rifiuti).
Nell’immaginario collettivo doveva essere l’arma per sconfiggere definitivamente le eco-mafie ma in realtà è stato soltanto uno sperpero di denaro, 500 milioni di euro che circa 400 mila aziende hanno versato a Selex (controllata da Finmeccanica).
Che era nato sotto una cattiva stella si era intuito quando la procedura di affidamento del contratto venne coperta dal segreto di Stato.
Sarebbe dovuto entrare in vigore a luglio 2010 ma si decise di rinviare: 
• Al 1° ottobbre 2010
• Poi ali 1° gennaio 2011
• Poi al 31 maggio 2011
• Poi al 1°giugno 2011
• Poi al 1° settembre 2011
• Poi al 2 aprile 2012
• Poi al 30 giugno 2013
• Ed infine al 1° ottobre 2013
Ora è la fine con tanti soldi spesi e nessun risultato ottenuto.
Una tipica storia italiana. 
"Bisogna avere il coraggio di compiere un passo indietro e raggiungere l'obiettivo in altro modo".
Con queste parole il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha decretato la fine (come se fosse mai iniziato) del Sistri (il sistema di tracciabilità dei rifiuti).
Nell’immaginario collettivo doveva essere l’arma per sconfiggere definitivamente le eco-mafie ma in realtà è stato soltanto uno sperpero di denaro, 500 milioni di euro che circa 400 mila aziende hanno versato a Selex (controllata da Finmeccanica).
Che era nato sotto una cattiva stella si era intuito quando la procedura di affidamento del contratto venne coperta dal segreto di Stato.
Sarebbe dovuto entrare in vigore a luglio 2010 ma si decise di rinviare:
• Al 1° ottobbre 2010
• Poi ali 1° gennaio 2011
• Poi al 31 maggio 2011
• Poi al 1°giugno 2011
• Poi al 1° settembre 2011
• Poi al 2 aprile 2012
• Poi al 30 giugno 2013
• Ed infine al 1° ottobre 2013
Ora è la fine con tanti soldi spesi e nessun risultato ottenuto.
Una tipica storia italiana.

Umbria verso Rifiuti Zero