L’ITALIA CHE FA SCUOLA.

Foto: L’ITALIA CHE FA SCUOLA.  

Dal 2000 ad oggi la produzione procapite di rifiuto secco non riciclabile è passata da 320 kg a 66 kg all’anno. Parallelamente il rifiuto differenziato è passato da 119 kg/abitante nel 2000 a 299 kg di rifiuti differenziati prodotti in un anno. La raccolta differenziata è passata dal 27,18% al 81,95%. Il costo medio della tariffa per le utenze domestiche è di 149,18 euro.
Dati da far girare la testa e che i soliti amministratori “sotuttoio” vi diranno che sono di un piccolo paesino e che non sono replicabili su larga scala.
Questi splendidi risultati sono, invece, stati ottenuti dal Consorzio Priula che gestisce i rifiuti di venticinque comuni della provincia di Treviso con 331 mila abitanti, dimostrando che la raccolta differenziata spinta si può fare anche in contesti ampi. 
Dal 2000 ad oggi la produzione procapite di rifiuto secco non riciclabile è passata da 320 kg a 66 kg all’anno. Parallelamente il rifiuto differenziato è passato da 119 kg/abitante nel 2000 a 299 kg di rifiuti differenziati prodotti in un anno. La raccolta differenziata è passata dal 27,18% al 81,95%. Il costo medio della tariffa per le utenze domestiche è di 149,18 euro.
Dati da far girare la testa e che i soliti amministratori “sotuttoio” vi diranno che sono di un piccolo paesino e che non sono replicabili su larga scala.
Questi splendidi risultati sono, invece, stati ottenuti dal Consorzio Priula che gestisce i rifiuti di venticinque comuni della provincia di Treviso con 331 mila abitanti, dimostrando che la raccolta differenziata spinta si può fare anche in contesti ampi.

Umbria verso Rifiuti Zero