Prendersi cura della terra. Insieme
Da consumatori a coproduttori a co-imprenditori. Miracolose evoluzioni generate in seno ai Gruppi di acquisto solidali. Sono molti i casi di gruppi di famiglie cittadine che dopo aver conosciuto e frequentato produttori agricoli decidono di compartecipare in qualche modo alle sorti di quelle imprese. Il Progetto Rio Meoletto (gas.gasia@gmail.com) nasce così. Evano, proprietario di un piccolo podere di 3,5 ettari, vicino ai fontanazzi di risorgiva del Rio Meoletto a Breda di Piave, produttore biologico, allevatore di otto mucche ed esperto casaro artigianale, diventa fornitrice dei Gas di Treviso.Si stringono amicizie con i “clienti” e sotto la pergola della fattoria si fantasticano possibili piani di potenziamento agronomici, naturalistici ed anche agroturistici. Il tutto dimensionato alla fornitura di prodotti ortofrutticoli e caseari necessari all’autoconsumo di un centinaio di famiglie. Ma i calcoli economici, elaborati con un vero “business plan”, dicono che serve il lavoro di un nuovo agricoltore (Loris, un giovane diplomato in agraria e individuato tramite un avviso pubblico fatto circolare alle fiere locali che recava questo titolo: “Cerchiamo due braccia, un cervello, im cuore”) e, soprattutto, servono investimenti per ristrutturare immobili e convertire alcune culture. Denari che il progetto conta di raccogliere con la costituzione di una società cooperativa a cui sarà intestata la proprietà del podere. La quota sociale è stata fissata in cinquecento euro per un massimo di cinque quote possedibili a persona. I soci poi potranno anche offrire prestiti sociali che matureranno interessi. Le sottoscrizioni sono aperte, fatevi avanti!
Lo scopo dell’iniziativa è contribuire a salvare un patrimonio naturale e colturale (le campagne trevigiane sono state sconvolte dalla monocultura della vite e dal mais industriale), sostenere e custodire attività agricole ecosostenibili, poter partecipare direttamente al lavoro necessario alla produzione del cibo di cui ci nutriamo, poter godere dell’accesso ad ambienti salubri e con alte qualità estetiche e paesaggistiche, poter svolgere esperienze conviviali ed ecologiche con i bambini.
Evano ne è sicuro: “È solo con una alleanza diretta con i consumatori che il contadino può pensare di scampare alla crisi e alla monocultura agricola”.
* Paolo Cacciari è autore di Pensare la decrescita. Sostenibilità ed equità (Carta/Intra Moenia), Decrescita o barbarie (Carta) e tra gli autori di La società dei beni comuni (Ediesse). Questo articolo viene pubblicato anche su Left. Altri articoli di Cacciari sono qui.
fonte: http://comune-info.net