Il conflitto, o meglio la gestione dei conflitti (tra coetanei, tra generazioni, tra “culture”…), e i nuovi stili di vita comunitari (orti urbani, ciclofficine, Gas, banche del tempo, Mag, spazi sociali autogestiti…), sempre più spesso favoriscono partecipazione e cambiamento sociale. Un ciclo di seminari a Roma
Abbiamo bisogno di un nuovo contratto sociale che si fondi sulla valorizzazione delle relazioni tra i viventi e non sulla distruzione dell’umanità e sul saccheggio della natura finalizzato alla massimizzazione del profitto e alla crescita dei consumi … Abbiamo bisogno di un contratto sociale che si ispiri ai valori della cura materna … (È il mondo di tutti, dicono le donne, cambiamolo)
Partecipazione e conflitto, come molte altre parole, sembrano termini sempre più svuotati di senso. Tuttavia, restano al tempo stesso due fari che possono illuminare lo sforzo di molti cittadini e collettivi. Vale la pena allora conoscere meglio questi universi e cercare per quelle parole nuovi signiticati.
Affrontare il tema del conflitto, ad esempio, è prima di tutto approfondire il tema della cooperazione e della gestione dei conflitti tra coetanei, tra generazioni, tra “culture”, tra Stati. Scrive Daniele Novara del Centro psicopedagogico per la pace di Piacenza: “L’idea forte su cui si basano (le ultime ricerche del Cpp, ndr) è che la violenza non sia una conseguenza della tensione ma che viceversa la violenza, come la guerra siano una conseguenza dell’incapacità di gestire la tensione, anzi addirittura di una negazione del conflitto stesso” (qui l’articolo completo Il decalogo del buon conflitto).
Il tema della partecipazione, invece, mette insieme sia i tentativi di costruire forme nuove di democrazia partecipativa (in cui i cittadini prendono parte al governo della città per mezzo di assemblee nelle quali contribuiscono con proposte e osservazioni alle scelte e alle decisioni dell’amministrazione pubblica), sia i modi differenti con cui gruppi di cittadini scelgono di costruire qui e ora qualcosa di diverso e di gestito dal basso: dagli orti urbani alle banche del tempo, dai Gruppi di acquisto solidali alle ciclofficine, dalle botteghe del commercio equo e solidale passando per le Mutue per l’autogestione, ludoteche e biblioteche, esperienze di decrescita (leggi Educare alla decrescita), mercati del contadino e dell’usato, più in generale gli spazi sociali e culturali autogestiti, solo per fare qualche esempio.
Intorno a questi temi si muove il ciclo di seminari “Cittadinanza attiva” promosso a Roma dall’associazione La Strada* in collaborazione con Comune-info, nell’ambito delle attività della Scuola del Sociale della Provincia di Roma. Partendo da una lettura delle crisi in atto (ambientale, sociale, economica), i seminari cercano di mostrare come i nuovi stili di vita, singoli e collettivi, possono diventare strumenti in grado di favorire vera partecipazione e cambiamento sociale: il breve ciclo di seminari cercherà di indagare, in particolare, le motivazioni e le condizioni con cui è possibile sperimentare, in quanto singoli cittadini e nuclei familiari, cambiamenti importanti nella vita di ogni giorno.
La partecipazione alle attività formative proposte dalla Scuola del Sociale è gratuita (requisiti d’accesso: laurea triennale o specialistica o diploma di scuola media superiore). Il ciclo di seminari prevede quattro appuntamenti: 7, 14, 21 e 28 novembre 2014 (orario 9.30/13.30), presso le aule della Scuola del Sociale a Roma (in via Cassia 472).
Per iscriversi al ciclo di seminari è possibile scaricare i moduli da questa pagina, da inviare compilati (insieme a una fotocopia di un documento di identità) alla Scuola del Sociale, tramite mail (scuoladelsociale@provincia.roma.it) o fax.
Appena completata l’iscrizione, se volete, scrivete anche a assolastrada@libero.it.
*Da più di dieci anni l’associazione La Strada di Roma è impegnata sui temi del consumo critico. Oltre a promuovere la nascita di una bottega del commercio equo e solidale e di diversi Gruppi di acquisto solidale e orti urbani, La Strada ha realizzato iniziative di formazione nelle scuole e sul territorio, curando tre edizioni della Fiera della editoria della pace del Lazio e la guida sociale Roma acqua e sapone (edita da Intra Moenia).
Di seguito, una breve scheda con il programma dei quattro appuntamenti
Cittadinanza attiva
7 novembre (orario 9.30/13.30)1) Negoziazione è… cooperazione, gestione del conflitto
Cos’è la negoziazione, Quando serve negoziare, Saper gestire il conflitto tra coetanei, tra generazioni, tra “culture”, tecniche e simulazioni in aula
14 novembre (orario 9.30/13.30)
2) Negoziazione è… ricomporre le relazioni sociali attraverso nuovi stili di vita comunitari
La negoziazione sociale come strumento per creare relazioni, Nuovi stili di vita (cosa sono, quando sono comunitari e come
avviarli): orti urbani, guerrilla gardening, banca del tempo, Gruppi di acquisto solidali, ciclofficine, botteghe del commercio equo,
Mag – Mutue per l’autogestione…
21 novembre (orario 9.30/13.30)
3) Partecipazione come autopromozione sociale
Come organizzare un’iniziativa per bambini, Come promuovere un’azione diretta, Come organizzare un evento cittadino
28 novembre (orario 9.30/13.30)
4) Partecipazione e istituzioni
Forme di democrazia partecipativa