Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, in mezzo ad angoli di paradiso che siamo soliti associare alle Maldive, si nasconde pure uno scandalo ambientale di ampie dimensioni: l’isola Thilafushi.
Situata nelle acque dell’oceano indiano, Thilafushi è un’isola artificiale la cui caratteristica principale è quella di essere una vera e propria discarica a cielo aperto!
Nata da un progetto del 1991 del governo locale per gestire il problema dei rifiuti, l’isola riceve attualmente la spazzatura di tutto l’arcipelago. Portati via mare da apposite imbarcazioni, i rifiuti che raggiungono l’isola corrispondono a circa 400 tonnellate al giorno.
Thilafushi è la discarica rifiuti delle Maldive e riceve i rifiuti di tutto l’arcipelago
Su Rubbish Island i rifiuti ricoprono una superficie di oltre 50 ettari
Le foto di denuncia, realizzate per Milestone Media, mostrano chiaramente fino a che punto l’isola sia sommersa dalla spazzatura: in numerosi punti, la spiaggia e le acque sono ricoperte da vere montagne di rifiuti!
La
regista Alison Teal, insieme ai fotografi Mark Tipple e Sarah Lee, ha
deciso di produrre un reportage di denuncia sul crescente degrado
ambientale di Thilafushi
La minaccia risiede anche nella natura stessa della discarica: gli ambientalisti temono una dispersione nel mare e nel suolo delle sostanze tossiche, le quali potrebbero andare a danneggiare l’ecosistema e a contaminare la catena alimentare, fino a giungere nelle cucine locali!
Si
teme una dispersione nel mare e nel suolo delle sostanze tossiche,
le
quali potrebbero danneggiare l’ecosistema locale e contaminare la catena
alimentare
Un
a foto ironica per raccontare questo ‘sconosciuto’ disastro ecologico
a
soli 7 km di distanza dagli abitanti locali e dai resort dei turisti
Crediti fotorafici: Alison Teal, Mark Tipple e Sarah Lee (Agenzia Caters News)
fonte: www.tuttogreen.it