La sharing economy è un modello che può rendere la vita nelle città più piacevole e semplice per tutti.
Il termine, che possiamo tradurre in italiano con 'consumo collaborativo', definisce, secondo wikipedia, un modello economico basato su di un insieme di pratiche di scambio e condivisione siano questi beni materiali, servizi o conoscenze. È un modello che vuole proporsi come alternativo al consumismo classico riducendo così l'impatto che quest'ultimo provoca sull'ambiente. Servizi come car sharing, car pooling, bike sharing, couch surfing, coworking e banca del tempo sono sempre più popolari.
1. Più cose per tutti
Dagli spazi pubblici, ai libri, alle biciclette, ai passaggi in auto. Nel contesto attuale e grazie al web è facile condividere e incontrarsi. Tutti ne possiamo guadagnare.2. Di più con meno
Poco spazio, pochi soldi? Condividiamo ciò di cui abbiamo bisogno e potremo sfruttare quello che ci serve proprio quando ci serve. Il car-sharing è un ottimo esempio. Ma anche condividere gli spazi di lavoro ci aiuta a minimizzare i costi e massimizzare i risultati.3. Risparmiare
Possedere tutti ciò che ci serve, anche quello che usiamo una volta ogni tanto non ha senso. Meglio condividere: si risparmia!4. Fare amicizia
Condividere le nostre cose ci mette in contatto con gli altri, crea un senso di comunità e ci fa incontrare nuovi amici.5. Più idee
Condividere spazi, oggetti e conoscenza rappresenta un volano per la creatività e per la circolazione di nuove idee e fa crescere l'economia e la società.6. Meno povertà
Condividere ci aiuta a costruire una società più inclusiva: coloro che hanno meno risorse possono accedere ai beni comuni e sentirsi comunque parte della comunità.7. Meno inquinamento
Quando condividiamo riduciamo l'impatto ambientale della nostra attività perché usiamo tutti meno risorse per fare le stesse cose. Così si riducono i consumi.fonte: www.ecoseven.net