Edifici senza agenti chimici realizzati da un’azienda della Val Badia. Prototipo per il certificato CasaClima. L’autore: «Calmano le persone, perché c’è vita dentro il legno»
Case realizzate
esclusivamente con tronchi d’albero, senza alcun isolante a parte la
naturalissima lana di pecora. Sono le «Loghouse» realizzate dall’impresa
Holzmar di Longiarù (Val Badia), evoluzione delle «Blockhaus» tedesche.
Per imparare a costruirle, il carpentiere Othmar Castlunger si è
specializzato a Bieberach, in Germania. Unico neo: benché siano
perfettamente ecocompatibili, in mancanza di isolanti dai parametri
riconosciuti non possono ottenere la certificazione CasaClima, ideata e
sviluppata proprio in Alto Adige. Ma Castlunger non molla e sta realizzando un prototipo con ulteriori
accorgimenti tecnici per dimostrare che la sua «Loghouse» rispetta i
parametri di efficienza energetica. La Holzmar è una delle aziende del
cluster Legno e tecnica del Tis innovation park. La storia di Castlunger
è stata raccontata proprio dal Tis Paper, il magazine dell’innovazione
edito dal centro tecnologico altoatesino.
shadow carousel
«Ho iniziato perché mi piaceva il legno –
racconta l’artigiano badiota – ma ho scelto l’edilizia perché il
falegname fa tutto in laboratorio, mentre il carpentiere lavora
all’esterno. La sera, quando finisci, vedi quel che hai fatto e c’è
molta più soddisfazione». Castlunger spiega i benefici delle sue
Loghouse: «Calmano le persone, perché c’è vita dentro il legno. Ogni
tronco racconta la sua storia, la senti quando lo tocchi». L’innovazione
sperimentata dal carpentiere di Longiarù è la luce interna ed esterna
che sprigionano le sue case, legno lucido senza l’utilizzo di prodotti
chimici. La corteccia viene tolta con un’idropulitrice per non
danneggiare il tronco. L’intaglio è a cuneo anziché tondo, come avviene
per le tradizionali Blokhouse, il tronco lavorato non presenta fessure
dove potrebbe ristagnare l’acqua. I clienti ideali? «Quelli che amano il
legno che ti avvolge con le sue forme naturali e splende senza bisogno
di cere». L’isolamento è garantito da lana di pecora, che assorbe
umidità e la restituisce alloccorrenza. I tronchi – assicura l’artigiano
– li sceglie personalmente nel raggio di 100 km da dove sorgerà la
costruzione. Niente emissioni di Co2, quando la casa sarà abbattutta
rimarrà semplicemente il legno. In attesa di ultimare il prototipo per
il test CasaClima, la Holzmar cerca di piazzare il suo innovativo
prodotto. Per costruzioni di 100 mq, il prezzo non supera di molto
quello di una casa tradizionale. La manodopera qualificata incide per
l’80% sul costo finale, ma l’azienda non intende importare legno
dall’estero. La capacità produttiva: una loghouse l’anno. Nel frattempo
l’azienda, per andare avanti, costruisce case tradizionali con esterni
in legno o realizza baite e camere d’albergo in legno nel Nord Italia e
all’estero. E prepara carpentieri high tech capaci di realizzare le
Loghouse.
fonte: http://corriereinnovazione.corriere.it/