Presentati i risultati di uno studio condotto da Adiconsum ed Ecodom,
dal quale è emerso che più della metà degli intervistati (60%) si sente
molto responsabile per la salvaguardia dell'ambiente in cui vive.
Giordano: "La sostenibilità ambientale ha delle potenzialità enormi per
lo sviluppo del Paese"
Consumatori italiani 'sostenibili' cioè sensibili alle tematiche
ambientali e con una coscienza ecologica sviluppata e critica. E' il
profilo che emerge dall'indagine on-line 'Conosciamo l’Ambiente'
condotta, su un campione di circa 2.500 persone particolarmente
sensibili alle tematiche ambientali, da Adiconsum, associazione per la
difesa dei consumatori e dell'ambiente, ed Ecodom, consorzio Italiano
per il recupero e riciclaggio degli elettrodomestici.
La ricerca, effettuata nell'ultimo trimestre del 2014, ha evidenziato, in prima battuta, come i soggetti che hanno risposto al questionario, rappresentino un campione fortemente interessato alle questioni ambientali: il 71% dichiara, infatti, di informarsi attraverso i mass media, il 14% fa parte di un’associazione che si occupa di ambiente e circa il 13% partecipa periodicamente a seminari o convegni sul tema. Il 60% degli intervistati, inoltre, si sente in prima persona "molto responsabile" della salvaguardia dell'ambiente in cui vive, dimostrando una coscienza ecologica particolarmente sviluppata e critica, ma ben il 71% del campione sostiene che le responsabilità maggiori siano da attribuire alle istituzioni.
Sul fronte degli interventi, i consumi energetici vengono indicati al primo posto tra i fattori critici su cui agire per migliorare la qualità dell’ambiente (85%). Seguono, a pari merito, con il 75% delle risposte, l’inquinamento dell’acqua, la presenza degli elettrodi/antenne, lo spreco di acqua, l’inquinamento del suolo e del sottosuolo. Solo il 4% del campione ritiene ottima la qualità dell’ambiente in cui vive; per il 9% è buona, per il 16% sufficiente, scarsa per il 31% e discreta per il 40%.
"La conoscenza è il primo passo verso la consapevolezza. Avere ben chiaro che il futuro dell’ambiente in cui viviamo è nelle nostre mani è un ottimo punto di partenza", sostiene Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. "Questa indagine - continua Pietro Giordano, presidente nazionale di Adiconsum - rappresenta un punto di arrivo e al contempo di ripartenza di un percorso più ampio che stiamo portando avanti per promuovere un modello di mercato non più sterile e incentrato solo sul profitto, ma proiettato verso la sostenibilità. Una sostenibilità che, a nostro avviso, deve essere coniugata su più fronti: economico, sociale, e infine, ma non ultimo, ambientale, che non possono prescindere l'uno dall'altro. La sostenibilità ambientale ha delle potenzialità enormi per lo sviluppo del Paese".
La ricerca, effettuata nell'ultimo trimestre del 2014, ha evidenziato, in prima battuta, come i soggetti che hanno risposto al questionario, rappresentino un campione fortemente interessato alle questioni ambientali: il 71% dichiara, infatti, di informarsi attraverso i mass media, il 14% fa parte di un’associazione che si occupa di ambiente e circa il 13% partecipa periodicamente a seminari o convegni sul tema. Il 60% degli intervistati, inoltre, si sente in prima persona "molto responsabile" della salvaguardia dell'ambiente in cui vive, dimostrando una coscienza ecologica particolarmente sviluppata e critica, ma ben il 71% del campione sostiene che le responsabilità maggiori siano da attribuire alle istituzioni.
Sul fronte degli interventi, i consumi energetici vengono indicati al primo posto tra i fattori critici su cui agire per migliorare la qualità dell’ambiente (85%). Seguono, a pari merito, con il 75% delle risposte, l’inquinamento dell’acqua, la presenza degli elettrodi/antenne, lo spreco di acqua, l’inquinamento del suolo e del sottosuolo. Solo il 4% del campione ritiene ottima la qualità dell’ambiente in cui vive; per il 9% è buona, per il 16% sufficiente, scarsa per il 31% e discreta per il 40%.
"La conoscenza è il primo passo verso la consapevolezza. Avere ben chiaro che il futuro dell’ambiente in cui viviamo è nelle nostre mani è un ottimo punto di partenza", sostiene Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. "Questa indagine - continua Pietro Giordano, presidente nazionale di Adiconsum - rappresenta un punto di arrivo e al contempo di ripartenza di un percorso più ampio che stiamo portando avanti per promuovere un modello di mercato non più sterile e incentrato solo sul profitto, ma proiettato verso la sostenibilità. Una sostenibilità che, a nostro avviso, deve essere coniugata su più fronti: economico, sociale, e infine, ma non ultimo, ambientale, che non possono prescindere l'uno dall'altro. La sostenibilità ambientale ha delle potenzialità enormi per lo sviluppo del Paese".
Fonte Adnkronos