Mentre i mari e le reti si svuotano, chi dovrebbe proteggere le risorse della pesca non fa abbastanza, consegnando i pesci del Mediterraneo, già pesantemente a rischio, alle scappatoie e ai privilegi di chi il mare lo sfrutta senza pietà.
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha tutti gli strumenti per fermare la pesca eccessiva, ma fino ad ora ha fatto ben poco per garantire un futuro a pesci e pescatori: cattiva gestione e politiche di breve periodo mirate al profitto piuttosto che alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, stanno portando inesorabilmente al collasso il mare e le comunità che dipendono da esso.
Il mare deve essere di chi lo rispetta. Firma l'appello e condividilo con hashtag #InNomeDelMare per chiedere di eliminare la pesca eccessiva e di sostenere chi pesca sostenibile.
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Greenpeace Italia