Strategia Rifiuti Zero: verso un mondo senza scarti

Cos’è la strategia Rifiuti zero?

La strategia Rifiuti Zero si pone come obiettivo l’individuazione di buone pratiche per la gestione e il recupero dei rifiuti, allungandone il ciclo di vita e raggiungendo lo 0% di conferimenti in discariche o inceneritori. Si tratta di processi che coinvolgono la società a più livelli: le amministrazioni responsabili della gestione dei rifiuti, le industrie che producono le maggiori quantità di scarti e i singoli cittadini, responsabili di una corretta differenziazione domestica e della messa in atto di buone pratiche volte ad eliminare gli sprechi.
La strategia rifiuti zero ha raccolto adesioni a livello internazionale: in Italia, il primo Comune ad intraprendere questa avventura di sostenibilità è stato il Comune di Capannori, in Provincia di Lucca. Le amministrazioni locali si sono dati, come obiettivo ultimo, il raggiungimento del 100% del recupero degli scarti entro il 2020.
Con la sua adesione avvenuta nel 2007, Capannori è stato apripista per i 206 Comuni italiani attualmente aderenti alla strategia Rifiuti Zero.
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Strategia Rifiuti Zero: su quali principi si basa?

La strategia Rifiuti Zero si fonda, in particolare, su tre principi: favorire il riciclo e il recupero dei rifiuti attraverso un sistema efficiente di raccolta differenziata, idealmente in grado di garantire il recupero della totalità degli scarti; incentivare l’utilizzo consapevole delle risorse e la riduzione degli sprechi; promuovere la produzione e la diffusione di materiali ottenuti tramite un processo di riciclo.

Strategia Rifiuti Zero: diventerà legge?

In seguito alla proliferazione di progetti volti a individuare strade per il raggiungimento dell’obiettivo Rifiuti Zero, è nata una iniziativa di carattere popolare che ha portato ad una proposta di legge contenente alcune importanti linee guida e obiettivi concreti per la riduzione dei rifiuti.
La proposta di legge, recentemente giunta in Commissione Ambiente e oggetto di discussione alla Camera, contiene indicazioni volte a promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo; spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo; contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali; ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento.

fonte: http://www.raccoltadifferenziata24.it