Caserta, il disastro ambientale ufficiale che tutti fanno finta di non vedere

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nulla si è fatto per il disastro ambientale a Masseria Monti, la località di Maddaloni in provincia di Caserta che ospita una discarica di rifiuti incontrollata, dove la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha accertato, l’intombamento di 300,000 tonnellate di rifiuti speciali, chiudendo ben 60 pozzi e sequestrando tutta l’area. Riscontrando inoltre un inquinamento da metalli pesanti che superano di ben 260 volte i valori di soglia ed il riversamento di 30,000 tonnellate di percolato direttamente in falda.
Questi i motivi che hanno spinto i parlamentari del M5S al deposito di una seconda interrogazione, la prima fu il 27 Novembre 2013.
Successivamente alla prima interrogazione, il 16 Gennaio 2014, la Procura diramava a mezzo comunicato stampa la notizia di disastro ambientale per il sito, ed il M5S interveniva in aula al Senato nel mese di Febbraio sollecitando una risposta all’interrogazione, con la quale si chiedeva un urgente intervento del Ministro.
Successivamente ancora un sollecito al Ministro, veniva effettuato con un intervento della senatrice Moronese in aula nel mese di Maggio 2014.
A distanza esattamente di 1 anno e 3 mesi, ancora non si è avuta alcuna risposta, da parte del Ministro o di altri enti competenti come la Regione. Oltre al M5S, la denuncia arriva in parlamento anche dal Capo f.f. della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Raffaella Capasso che il 14 Gennaio 2015, in fase di audizione nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti dichiarava :
Abbiamo avvisato il sindaco, il Ministero dell’ambiente, la regione, ma, fino ad ora – il tutto avveniva più di un anno fa –, non è accaduto nulla.
Presidente – lei ha consulenti eccellenti, che vedo anche seduti qui (che possono aiutarci a capire) – nel caso della Masseria Monti, abbiamo trovato che, a monte, i pozzi non erano inquinati e a valle sì. È chiaro, in questo caso, qual è la fonte inquinante: è la discarica”



<<Non ci interessa in questo momento capire, chi non ha agito fino ad oggi, ci interessa capire invece cosa bisogna fare per fermare questo disastro ambientale, che si perpetua nel tempo, poiché vi sono intombati elementi chimici che continuano a reagire e ad inquinare la falda>> dichiara la senatrice portavoce del M5S, Vilma Moronese membro della Commissione Ambiente al Senato, prima firmataria delle interrogazioni, la quale aggiunge infine << Questa volta abbiamo presentato un’interrogazione orale in commissione, per avere una risposta con tempi più rapidi, non è possibile che per un caso di disastro ambientale accertato, il Ministro risponda dopo anni, siamo pronti a denunciare alla Commissione Europea, a farne un affare assegnato in commissione al Senato e a denunciare tutti coloro che ometteranno di intervenire benchè siano essi in dovere di farlo>>
Qui il testo dell’interrogazione depositata al Senato della Repubblica con risposta orale in commissione.

fonte: http://www.vilmamoronese.it/