Questo articolo vuole soffermarsi sulle cosi dette “Fontanelle Pubbliche” o “ Le casette del Sindaco”, cioè quelle strutture che erogano acqua potabile sia naturale che gassata a un costo contenuto e permettono di utilizzare sia contenitori di plastica già usati che contenitori di vetro.
Attualmente nei 38 Comuni serviti da Umbra Acque , la Stessa ha installato circa 33 impianti di erogazione che l'Azienda definisce “ moderne Fonti al servizio della collettività che cominciano a divenire luogo di ritrovo e di socializzazione per i cittadini , Fonti che hanno distribuito ben 18.089.093 litri d'acqua proveniente dalla rete pubblica” . L'acqua delle fontanelle è la stessa che arriva tramite gli acquedotti civici nelle case di ogni Utente del Servizio Idrico Integrato , acquedotti che sappiamo nel Comune di Gubbio sono costituiti in parte da ben 34.000 ml di materiale da definire e 6000 ml da cemento amianto, in virtù di questo passaggio obbligato , ci sembra opportuno che quest'acqua erogata sia “...sottoposta a trattamenti con carboni attivi e raggi UV per migliorarne le qualità organolettiche, la purezza microbiologica e la gradevolezza”, così scrive l'Azienda. Il costo a cui viene venduta è di € 0.05 centesimi ogni litro e mezzo.
L'iniziativa di per sé è un ottima idea sia dal punto di vista ambientale perché permette un consistente risparmio nell'utilizzo delle bottiglie di plastica, quindi una minore produzione delle stesse con una minore produzione di CO2 e un minore utilizzo di energia per produrle, oltre a ridurre il trasporto su gomma delle acque minerali imbottigliate, e sia su un discorso di economia famigliare perché il prezzo pagato è molto inferiore rispetto all'acquisto di acqua già imbottigliata, quindi sicuramente in questa ottica è un 'ottima scelta.
Vogliamo ricordare, però che l'acqua viene comunque acquistata , è acqua che proviene dall'acquedotto, e su questa comunque Umbra Acque ci guadagna . Diamo alcuni numeri su quanto incassato da Umbra Acque attraverso le 33 strutture funzionanti al 2013 ; nel 2011 gli incassi erano di € 52.673 ; nel 2012 gli incassi erano di € 229.813; nel 2013 gli incassi erano di € 379.089 con un incremento del 64,95 % dal 2011. Come si vede attraverso la buona pratica dei cittadini Umbra Acque è rientrata sia degli investimenti che dei costi di gestione delle strutture e non solo.
Allora veniamo alla nostra provocazione, e ci chiediamo, visto che i crediti che il Comune di Gubbio vanta nei confronti della Stessa, sono quasi di 600.000 mila euro, visto che si ipotizza che questi andranno in compensazione su quanto dovuto dalle stesso Comune per l'acqua consumata, allora perché il Comune non rende queste “Fontanelle Pubbliche” sia nel nome che nei fatti, prendendosi in carico i costi dei consumi dell'acqua erogata almeno di quella naturale , come avviene già in molte città, costi che a loro volta andrebbero a parziale compensazione con i crediti che lo stesso vanta da Umbra Acque, ecco questo secondo noi potrebbe rappresentare una parziale e valida alternativa a questa querelle di crediti /debiti con Umbra Acque, alternativa che sicuramente potrebbe aiutare sia quei cittadini economicamente più disagiati che tutti gli altri, che potrebbero usufruire di un servizio qualitativamente migliore senza nessun esborso. Nello stesso tempo una tale iniziativa farebbe riacquistare al Comune quella valenza pubblica , al servizio del cittadino, che dovrebbe essere l'essenza principale dell'azione amministrativa.
Comitato Acqua Gubbio
fonte: http://www.livegubbio.it