Colpite da tumore al seno, otto bresciane hanno posato
davanti a luoghi simbolo La mostra va in scena dal 16 maggio all’8 giugno
all’Image Academy di Brescia
Terra Ferita è un nome che vuole evocare la terra madre,
creatrice, genitrice e donna. Come le donne ritratte nelle fotografie di questa
mostra, tutte colpite da tumore al seno. Sono donne normali , con una vita che
ad un tratto è rimasta sospesa, ancorata al dramma di una diagnosi. La mostra
«Terra ferita» organizzata da Legambiente Brescia le ritrae davanti a quelle
che la curatrice Stefania Zambonardi definisce i «luoghi simbolo
dell’inquinamento della nostra provincia». Da sabato 16 maggio sono esposte
presso la Image Academy di Corso Garibaldi.
I luoghi scelti e il perchè
Le fotografie sono state scattate davanti alla
Caffaro, tra il traffico veicolare, nelle cave di San Polo-Buffalora , nella ex
cava Piccinelli, davanti ad Alfa Acciai e Termoutilizzatore, davanti alla
discarica di amianto a San Polo e al fiume Mella e saranno integrate da
pannelli esplicativi realizzati da Legambiente Brescia. «L’obiettivo della
mostra fotografica non è una denuncia - spiega Zambonardi -, ma una
sensibilizzazione dei cittadini bresciani nei confronti di una situazione
ambientale critica, complessa e multifattoriale». Secondo gli organizzatori:
«Brescia ha vissuto decenni di sviluppo manifatturiero e di una salda
imprenditoria, forse unica per stabilità, consenso e laboriosità. Ma la
ricchezza ha sempre un prezzo e Brescia non sfugge al destino della Ruhr, di
Detroit, di Marghera, grandi motori di benessere possono determinare grandi
offese alla natura, all’ambiente, alla vita. Le fabbriche non sono nel deserto,
scaricano fumi e reflui nocivi che penetrano atmosfera, suolo e falde
acquifere».
Obiettivo sensibilizzazione
Sulla pagina Facebook dell’evento si legge: «Il rapporto
Sentieri parla di un rilevante aumento dell’incidenza di alcune patologie
tumorali, tra cui il cancro al seno, nel territorio bresciano. Abbiamo voluto
realizzare questi scatti per raccontare di alcune situazioni critiche, non una
denuncia, ma la possibilità di comprendere che prendersi cura dell’ambiente
vuol dire prendersi cura di tutti noi. Ed ecco così ritratti i simboli
dell’inquinamento bresciano e le informazioni che possono permetterci di
focalizzare cosa significa dimenticarsi della nostra Terra madre». La mostra
sarà aperta dal giovedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30 e tutte le domeniche
dalle 15.30alle 19.30.
fonte: http://brescia.corriere.it/