Il punto sugli interventi per l'efficienza energetica in Italia

Valutazione e quantificazione degli effetti positivi del D.Lgs. 102/2014, di recepimento della Direttiva UE 2012/27/UE, e del Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014 (PAEE 2014) e gli ostacoli ancora da rimuovere
Dopo aver fatto il punto sui provvedimenti attuati in Italia in tema di risparmio energetico in attuazione della Direttiva europea, il 4° Rapporto sull'efficienza energetica, realizzato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) quantifica i vantaggi diretti ottenuti e le criticità ancora da superare.
obiettivi di efficienza energetica
Tra i vantaggi diretti dei provvedimenti, secondo i dati raccolti da ENEA:
  • le misure per l’efficienza finora adottate hanno prodotto in Italia un risparmio di 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) l’anno, il che corrisponde a oltre 2 miliardi di euro di minori importazioni di gas naturale e petrolio e a 18 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate;
  • le detrazioni fiscali hanno favorito investimenti per 22 milioni di euro e hanno interessato 2 milioni di famiglie che hanno riqualificato le proprie abitazioni nel periodo 2007/2013 generando un indotto di 40 mila occupati l’anno, in media. Tali interventi effettuati hanno prodotto risparmi di circa a 0,91 Mtep/anno, equivalenti a circa 0,85 Mtep/anno di energia finale;
  • il meccanismo dei Certificati Bianchi1 ha contribuito a un risparmio di energia primaria di oltre 4,85 Mtep/anno, pari a circa 3,4 Mtep/anno di energia finale;
  • non è stato possibile stimare con precisione il risparmio energetico derivato dal Conto Termico, visto che gli interventi sono per la maggior parte ancora in fase di realizzazione, si sa però che dall’avvio della misura, luglio 2013, fino a novembre 2014 sono state circa 9.000 le richieste presentate al GSE, di cui quasi 6.000 solo nel 2014;
  • le prescrizioni sugli standard minimi di efficienza energetica degli edifici (Dlgs 192/2005), nel periodo 2001/2014 hanno prodotto un risparmio complessivo di energia finale di circa 2,44 Mtep/anno, soprattutto derivato dalla sostituzione di impianti termici residenziali. La sostituzione degli elettrodomestici ha contribuito a un risparmio complessivo di energia finale di circa 93 ktep/anno;
  • il settore trasporti, grazie all’incentivazione per il rinnovo del parco autovetture e autocarri fino a 3,5 tonnellate, nel periodo 2007-2009 ha prodotto un risparmio di energia finale di 0,19 Mtep/anno. La messa in esercizio della rete ferroviaria ad Alta Velocità, oltre a determinare una riduzione della domanda sulle rotte aeree concorrenti, ha prodotto un risparmio di energia finale di 0,09 Mtep/anno al 2013.
risparmi energetici
In sintesi, gli effetti e l’applicazione delle politiche riguardanti il settore hanno già portato l’Italia oltre il 20% dell’obiettivo di efficienza previsto per il 2020.
Tra i settori che fino ad ora hanno contribuito maggiormente quelli industriali e residenziale, ma molto si potrebbe ottenere ancora con l’agrifood, la lotta agli sprechi alimentari, cibo a Km zero e tecnologie più efficienti nel settore della grande distribuzione.
Tra le criticità segnalate, le barriere che limitano il pieno sviluppo del mercato dell’efficienza energetica. Una di queste è la sottovalutazione del potenziale della riduzione dei consumi che potrebbe derivare dall'efficienza energetica, realizzabile con costi inferiori di circa un terzo rispetto a quelli per l’estrazione, la distribuzione e l’utilizzo di gas naturale e petrolio anche se molto differenziati per i diversi Paesi e per i settori di uso finale.
Con le attuali politiche la maggior parte degli investimenti economicamente validi in efficienza energetica rimarranno irrealizzati, nonostante l’aumento dell’attenzione di istituzioni e imprese al mercato dell’efficienza energetica. Un’indagine condotta da ENEA e Confindustria, evidenzia come più del 33% delle imprese contattate abbia pianificato investimenti per “l’efficientamento” energetico nei prossimi 3 anni, ma oltre il 90% delle intervistate chiede meno burocrazia, semplificazione normativa e un quadro finanziario più stabile.
A livello europeo, si stima che per raggiungere il +20% al 2020 si dovrebbero fare almeno 100 miliardi di euro di investimenti l’anno. Una somma che, secondo il Rapporto, dovrebbe essere assicurata da finanziamenti alternativi rispetto al tradizionale utilizzo del prestito bancario.
Occorrerebbe rimuovere le diverse barriere che ostacolano la concessione di questi finanziamenti. In particolare, la complessità degli iter burocratici; l’alto minimo richiedibile per i finanziamenti pubblici che, come accade anche per i fondi europei, privilegia i progetti di grandi dimensioni; gli elevati tempi di negoziazione, posizionamento sul mercato e gestione dei mini-bond; le condizioni troppo vincolati a specifiche soluzioni tecnologiche per la concessione del leasing.
messaggi chiave
L’ENEA, come dichiarato in rassegna stampa dal Commissario Federico Testa, “quale Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, si candida a svolgere un ruolo di riferimento e garanzia per l’intero settore, affinché le opportunità offerte dall’efficienza possano effettivamente realizzarsi”.

Per approfondimenti si segnala il nuovo portale dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica nato per riunire i diversi siti ENEA creati nel corso degli anni: quello dedicato alle detrazioni fiscali del 65%, visitato da più di un milione e mezzo di utenti l’anno, “Obiettivo Efficienza Energetica”, il blog dei Certificati Bianchi e il canale YouTube.
Il sito ha tre sezioni principali dedicata a: cittadini, imprese, Pubblica Amministrazione.  

fonte: http://www.arpat.toscana.it