Nel
1998 i due terzi dei rifiuti di imballaggio finivano in discarica: oggi
se ne recupera l’80%, grazie al lavoro di 18 mila persone
Quasi 8 rifiuti di imballaggio
su 10 sono stati avviati a recupero in Italia, generando benefici
economici diretti per 891 milioni di euro e consentendo un risparmio di
3,3 milioni di tonnellate di materie prime. Senza contare i 3,5 milioni
di tonnellate di CO2 evitati. Sono i dati emersi dal report di
sostenibilità Conai,
ricavati utilizzando la metodologia del Green Economy Report messa a
punto dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Essa permette di
rendicontare il proprio operato ai tre livelli: di organizzazione
(impatto delle attività, degli uffici e dei dipendenti), di sistema dei
Consorzi (Comieco, Cial, Corepla, Coreve, Rilegno, Ricrea) di industria
del riciclo (gli attori impegnati nel settore riciclo degli imballaggi,
compresi i gestori indipendenti).
Secondo queste statistiche, nel 2014 la
quota di rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno,
plastica e vetro recuperata a livello nazionale è pari al 77,7% dell’immesso al consumo, per un totale di 9,2 milioni di tonnellate.
Se nel 1998, anno di inizio delle attività del Consorzio, 2 imballaggi
su 3 finivano in discarica, oggi sono soltanto 2 su 10. Questo ha
permesso di reimmettere nel ciclo produttivo ben 7,8 milioni di
tonnellate di rifiuti di imballaggio, +3% rispetto alla precedente
rilevazione del 2012.
È
stata risparmiata la produzione di nuova materia prima equivalente a
1,2 miliardi di bottiglie in vetro da 0,75 litri, 300 milioni di risme
di carta in formato A4, 30 milioni di pallet in legno, 8 miliardi di
flaconi di detersivo in Pet, 1 miliardo di lattine da 33cl in alluminio,
e dell’equivalente in peso di 665 Frecciarossa (Etr 1000) per l’acciaio.
L’impatto economico vede 891 milioni di benefici diretti contro 477 milioni di costi sostenuti dal sistema. In questo rapporto è stato calcolato anche l’impatto sociale dell’industria del riciclo: 18 mila impiegati nella gestione dei rifiuti di imballaggio, il 59% che opera nei servizi di raccolta differenziata
e il 41% nei servizi di preparazione al riciclo. Ampliando la
prospettiva all’industria del riciclo, invece, gli occupati salgono a
circa 37.000 unità.
fonte: www.rinnovabili.it