Ma che strano, dopo Kyoto e nonostante le evidenze scientifiche, ancora si persevera con la “favola” che la geotermia amiatina non sia climalterante (come invece le centrali a fonti fossili, le industrie, le auto e …le mucche).
Oggi parliamo di ammoniaca e particolato Pm10 e Pm 2,5
La componente dimenticata delle polveri sottili: il costo sanitario delle emissioni in Amiata
Il particolato fine (Pm10 e Pm 2,5) è pericoloso per la salute, tant’è che in questi giorni si è
costretti a dover bloccare il traffico in molte città italiane. Su sollecitazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Comunità Europea raccomanda la
riduzione delle emissioni che concorrono a formare tali particelle, che per le dimensioni molto ridotte, pari a quelle dei batteri, arrivano negli alveoli polmonari e possono entrare nella circolazione sanguigna, aggredendo tutti gli organi del corpo umano e riducendo l’aspettativa di vita.
riduzione delle emissioni che concorrono a formare tali particelle, che per le dimensioni molto ridotte, pari a quelle dei batteri, arrivano negli alveoli polmonari e possono entrare nella circolazione sanguigna, aggredendo tutti gli organi del corpo umano e riducendo l’aspettativa di vita.
Le
polveri sottili Pm10 e Pm 2,5 sono costituite chimicamente, per circa il
70%, da sali ammoniacali: Nitrato di Ammonio e Solfato di Ammonio.
Mentre nelle città e nelle aree industriali gli ossidi di zolfo e di
azoto (SO2
e NOx) vengono emessi dalle auto, dagli impianti di riscaldamento e
dalle fabbriche, l’ammoniaca di solito proviene dalle attività agricole
di concimazione e di allevamento del bestiame. Essendo molto piccole, le
molecole di ammoniaca sono trasportate a molte decine di Km di distanza
e in atmosfera subiscono varie reazioni chimiche.
Su autorevoli riviste scientifiche americane (vedi: -F.Paulot
e D.J.Jacob, “Hidden Cost of U.S. Agricultural Exports: Particulate
Matter from Ammonia Emissions” in Environmental science &
technology, 2014, 48 (2), pp 903–908 e -Erik Stokstad, “Ammonia Pollution From Farming May Exact Hefty Health Costs”, in Science 17 January 2014: Vol. 343) è
aperto un dibattito sia sul costo sanitario delle emissioni di
ammoniaca, stimato di recente pari a 100 dollari al kg, che sulla
convenienza o meno di incrementare le produzioni agricole interne per
l’esportazione di cereali e carne che, richiedendo dosi notevoli di
concimi ammoniacali, contribuiscono alla formazione delle polveri
sottili. L’ammoniaca è infatti universalmente riconosciuta come un
precursore del particolato inorganico, i cui effetti pericolosi e nocivi
per la salute umana sono ormai accertati da almeno un decennio, tanto
che la Regione Toscana ha promosso il progetto PATOS (Particolato
Atmosferico in Toscana), con l’obiettivo di determinare la quantità e
la provenienza delle sostanze che danno origine alle polveri sottili.
Le “stazioni di misura” del Progetto PATOS evitano accuratamente l’area geotermica tradizionale e l’Amiata, …strano.
Però il progetto PATOS ha omesso di segnalare l’ammoniaca prodotta dalle centrali geotermiche dell’Enel in Amiata (a
pag.52 del rapporto Patos, la zona dell’Amiata e le centrali
geotermiche non vengono segnalate tra le fonti di emissioni di
ammoniaca) ed
anche l’ARPAT, le USL e l’Agenzia Regionale di Sanità, che da anni
studiano le cause degli eccessi di mortalità registrati nella zona, non
hanno mai preso in considerazione gli effetti di queste emissioni, in
particolare per quanto riguarda i costi sanitari ad esse associati.
Eppure, è accertato da vari studi autorevoli (vedi anche: Riccardo Basosi e Mirco Bravi, “Geotermia d’impatto”, in QualEnergia giungo/luglio 2015 scaricabile qui) che dalle centrali geotermiche presenti in Amiata si produce circa il 43% delle intere emissioni toscane di ammoniaca e il 17,7% delle intere emissioni italiane. A denunciare tale situazione è il prof. Riccardo Basosi, una delle più autorevoli personalità scientifiche italiane (*), che scrive:
”Paulot e Jacob, chimici dell’Harvard University (tiny.cc/PaulotJacob),
descrivono le modalità di interazione dell’NH3 in atmosfera per formare
particelle nocive e calcolano che l’impatto sulla salute umana (secondo
l’EPA) negli Stati Uniti è pari a 100 $ al kg di NH3 emesso in
atmosfera. Il problema dell’ammoniaca è stato discusso nel 2014 anche da
Eric Stokstad sulla rivista Science giungendo alle stesse conclusioni
(tiny.cc/Stokstad). A livello europeo, il CAFE (tiny.cc/CAFE) aveva
quantificato nel 2005 i danni generati dall’NH3 specifici per l’Italia
in media pari a 20,5 euro/kg di NH3”.
Il costo sanitario annuo delle emissioni di ammoniaca dalle centrali geotermiche dell’Amiata, che sono ammontate nel 2010 a 4.334 tonnellate, è pertanto stimato solo per quell’anno in oltre 90 milioni di euro, ma il Presidente della Regione Enrico Rossi ha recentemente sostenuto che le centrali geotermiche sono da incrementare.
Il costo sanitario annuo delle emissioni di ammoniaca dalle centrali geotermiche dell’Amiata, che sono ammontate nel 2010 a 4.334 tonnellate, è pertanto stimato solo per quell’anno in oltre 90 milioni di euro, ma il Presidente della Regione Enrico Rossi ha recentemente sostenuto che le centrali geotermiche sono da incrementare.
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Si vedano anche le slides di Roberto Barocci per l’intervento all’VIII congresso di Medicina Democratica a Firenze: SCARICA IN FORMATO PDF
fonte: https://sosgeotermia.noblogs.org