Carbon tax sul cibo aiuta ambiente e salute
Esperti, per potenziare effetti anche 'sugar tax' su bevande
Mettere una "carbon tax" sul cibo, facendo pagare le emissioni causate
dalla produzione degli alimenti, può aiutare l'ambiente riducendo i gas
serra, e al contempo migliorare la salute dei cittadini. Soprattutto se
la misura è coadiuvata da una "sugar tax", una tassa sulle bevande
zuccherate. La proposta arriva dall'università di Oxford, secondo cui le
due tasse potrebbero portare oltre 3 miliardi di sterline nelle casse
britanniche.
"Alcuni studi hanno dimostrato che le diete a
basso contenuto di carbonio, in cui si consuma meno carne e più
vegetali, sono anche migliori per la salute. Tuttavia qualche alimento
contraddice questa tesi, ad esempio le bibite zuccherate, che fanno male
alla salute pur avendo una bassa impronta di carbonio", spiegano i
ricercatori, che per ovviare al problema hanno analizzato gli effetti di
una "sugar tax" del 20% sulle bibite accanto alla "carbon tax" sul
cibo.
Gli esperti hanno ipotizzato una tassa di circa tre
sterline su ogni tonnellata di CO2, da applicare a quei cibi che hanno
emissioni superiori rispetto alla media del loro gruppo alimentare. I
ricavi generati sarebbero di 3 miliardi di sterline, che salirebbero
fino a 3,4 miliardi aggiungendo la tassa sulle bibite. Tale cifra,
evidenziano, potrebbe essere destinata a sussidi per gli alimenti a
basse emissioni.
Con o senza sussidi, grazie alla "carbon tax"
le emissioni del Regno Unito calerebbero tra i 16,5 e 18,9 milioni di
tonnellate di CO2 all'anno. I consumi di carne di manzo e agnello
scenderebbero, quelli di maiale e pollame aumenterebbero, e ci sarebbe
un significativo miglioramento sul fronte delle morti per malattie
cardiache e cancro, attribuibile al diverso consumo di grassi e al
maggior consumo di fibre. Con i sussidi sui prodotti a basse emissioni,
inoltre, crescerebbe ulteriormente il consumo di frutta e verdura, che
migliorerebbe ancora il dato sui decessi ritardati o scongiurati
fonte: www.ansa.it