La nuova Plastic Economy proposta nell’ultimo studio dell’Ellen MacArthur Foundation

030-16 - La nuova Plastic Economy proposta nell’ultimo studio dell’Ellen MacArthur Foundation
Il Report “The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics” dell’Ellen MacArthur Foundation, in collaborazione con il World Economic Forum, fornisce per la prima volta la visione di un'economia globale in cui la plastica, seguendo i principi dell’economia circolare, non diventa mai rifiuto.
Lo studio delinea passi concreti verso il raggiungimento di un cambiamento sistemico basando i suoi risultati su interviste a oltre 180 esperti e sull’analisi di oltre 200 rapporti.
La plastica è diventata, nell’economia moderna, il materiale ubiquitario per eccellenza perché combina impareggiabili qualità funzionali a costi bassi, ma nel flusso globale degli imballaggi in plastica è stato valutato che la maggior parte di essi viene utilizzata una sola volta, per cui il 95% del valore del materiale, pari a circa 80-120.000.000.000 di dollari l'anno, va perso.
Inoltre, uno sconcertante 32% degli imballaggi in plastica Flusso globale imballaggi plasticasfugge ai sistemi di raccolta, generando significativi costi economici andando a inquinare sistemi naturali vitali, come i mari e gli oceani di tutto il mondo.

In uno scenario di crescita come quello attuale, secondo il recente rapporto dell’Ocean Conservatory si valuta che entro il 2025 negli oceani si avrà 1 tonnellata di plastica per ogni 3 di pesce, mentre entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce (in peso) e che l'intera industria delle materie plastiche consumerà il 20% della produzione totale di petrolio e il 15% del bilancio annuale del carbonio.
scenario plastica 2050
In questo contesto, si presenta l'occasione di far sì che la catena del valore delle materie plastiche fornisca migliori risultati economici e ambientali a livello di sistema, pur continuando a sfruttarne i vantaggi funzionali.
La nuova Plastic Economy, delineata in questo rapporto, ravvisa un nuovo approccio basato su:

  • la creazione di efficaci percorsi post-impiego per materie plastiche
Per esempio aumentando gradualmente l'adozione su vasta scala di sacchetti della spazzatura compostabili per l’organico e per l’imballaggio di alimenti ad uso di fast-food, mense o altri “sistemi chiusi”
  • la riduzione della dispersione delle materie plastiche nei sistemi naturali, in particolare oceani
Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà sforzi congiunti lungo tre assi di intervento: implementare le infrastrutture destinate al post-utilizzo nei paesi ad alta dispersione, creare un’effettiva economia del post-utilizzo degli imballaggi e ridurre il loro impatto negativo sull’ambiente quando sfuggono alla raccolta.
  • il disaccoppiamento delle plastiche da materie prime fossili
La costruzione di un’efficace economia del riutilizzo, insieme, per esempio, all’uso di imballaggi più leggeri e di nuovo design, sarebbe la chiave volta perché ridurrebbe la necessità di materie prime vergini. Inoltre dovrebbe essere incentivato l’utilizzo di altri materiali derivanti da fonti rinnovabili
Il raggiungimento di tale cambiamento sistemico richiederà notevoli sforzi di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti lungo tutta la catena del valore delle materie plastiche: dalle aziende di beni di consumo ai produttori di imballaggi in plastica e produttori di materie plastiche, dalle aziende coinvolte nella raccolta e smistamento ai decisori politici, e così via. La relazione propone di creare una cabina di regia, di stabilire norme e sistemi comuni, di superare la frammentazione e favorire opportunità di innovazione tecnologica su larga scala. New plastic economy
Secondo gli studiosi i risultati del rapporto parlano chiaro: la conoscenza e la comprensione dell’economia circolare presso imprenditori e politici è in crescita, come dimostrato dal recente Circular Economy Package della Commissione europea, le nuove tecnologie stanno favorendo nuove opportunità di design dei materiali e l’approvvigionamento da fonti rinnovabili, i Paesi in via di sviluppo stanno investendo in infrastrutture post-utilizzo e i governi stanno sempre più attuando politiche relative agli imballaggi in plastica.