Grazie
a un procedimento unico al mondo sviluppato a Siracusa da Raecycle,
sarà possibile recuperare anche il vetro al piombo presente nei tubi
catodici dei monitor per PC e dei televisori
In poco tempo gli
schermi a cristalli liquidi, Oled e al plasma hanno soppiantato quasi
completamente la vecchia tecnologia dei tubi catodici.
Ma se nelle maggior parte delle case italiani questi ingombranti monitor
sono oramai un ricordo lontano, non si può dire lo stesso per il
settore dello smaltimento rifiuti.
Il riciclo dei tubi catodici presenta ancora alcune difficoltà, connesse soprattutto al vetro cono, componente che contiene una grande quantità di ossidi di piombo
e un rivestimento a base di ossidi metallici e grafite. Fino a ieri i
vecchi televisori venivano disassemblati con operazioni per lo più
manuali che permettono però il recupero solo di una parte del vetro
cono. L’uso del tempo passato è d’obbligo, almeno in Italia: qui
infatti, e più precisamente a Siracusa aprirà il primo impianto al mondo
in grado di riciclare questi schermi con performance vicine al 100%.
Come funziona il riciclo dei tubi catodici
Realizzata da Raecycle,
consorzio che opera nell’ambito del riciclo dei RAEE e dei rifiuti di
pile e accumulatori, la centrale è pronta a chiedere il cerchio della
vita dei tubi a raggi catodici: grazie ad brevetto made in Italy,
l’impianto si avvarrà di un processo idrotemico a bassa energia per recuperare
il vetro al piombo sotto forma di solfuro e di silicati solubili. Il
trattamento è ambientalmente sostenibile e consente di ottimizzare il
recupero di questa particolare categoria di RAEE, ricavando materie
prime di alto valore.
Spiega Emmanouil Volakakis,
presidente di Raecycle: “Oggi il vetro al piombo, dopo che si sono
praticamente esauriti i residuali canali di reimpiego per la produzione
di altri CRT, rischia di dover venire conferito in discarica come
rifiuto pericoloso (se consentito dal singolo stato membro della
Comunità Europea), con costi sempre più elevati sia in termini economici
che ambientali, ma può essere riciclato attraverso apposite procedure
di trattamento, spiega. E’ proprio qui che l’attività svolta
nell’impianto di Siracusa assume una valenza strategica e innovativa.
Attraverso un processo idro-metallurgico a freddo brevettato, unico a
livello mondiale, siamo infatti in grado di separare il vetro dal piombo
ed estrarre piombo metallico, silicati solubili ed insolubili. Il
processo di trattamento è inoltre sostenibile dal punto di vista
ambientale e consente di ottimizzare il recupero di questa particolare
categoria di RAEE, ricavando materie prime a valore. Siamo stati anche
contattati da alcuni riciclatori del vetro proveniente dalla raccolta
differenziata domestica, per aiutarli a recuperare le frazioni contenti
alto tenore di piombo (cristalli)”.
fonte: www.rinnovabili.it