Cop21: Promesse virtuose e bugie quantificabili

A distanza di pochi mesi dal (poco ricordato) COP 21 sul clima del dicembre

2015 a Parigi dove le nazioni si sono messe virtuosamente d'accordo di RIDURRE RIDURRE RIDURRE le nostre emissioni del gas serra CO2 cosa sta accadendo? Lo riassume l'Editorial Board del quotidiano statunitense New York Times (il link per leggere l'articolo in questione è dopo la mia sintesi):
- a gennaio 2016 gli scienziati hanno reso pubblico che il 2015 è stato di gran lunga l'anno più caldo mai registrato 
- a febbraio ricercatori di Princeton hanno reso noto che le inondazioni marine dovute a marea che affliggono le città costiere come Miami e Charleston stanno peggiorando.
- a marzo un gruppo di esperti del clima hanno presentato un nuovo articolo scientifico in cui avvertono che il cambiamento del clima potrebbe avvenire in modo brusco e improvviso lasciandoci poco tempo per prepararci a fronteggiare alluvioni, siccità gravi e altri sconvolgimenti.
- pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista scientifica Nature un nuovo studio scientifico, gli autori Robert DeConto dell'Università del Massachusetts, Amherst e David Pollard della Pennsylvania State University
sono due esperti glaciologi, scrivono che se non riduciamo l'uso dei combustibili fossili e con esso le nostre emissioni del gas serra CO2 l'immensa calotta di ghiaccio dell'Antartide occidentale potrebbe iniziare a
disintegrarsi e che questo porterebbe ad un aumento del livello del mare entro la fine di questo secolo di 5 o 6 piedi (circa 1,5 - 1,8 metri).
Solo tre anni fa una un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite aveva previsto un aumento del livello del mare entro il 2100 al massimo di 3 piedi (circa 91 cm), ma in quello studio avevano previsto soltanto contributi minimi provenienti dalle enormi calotte glaciali della Groenlandia e dell'Antartide.
L'articolo continua con l'affermazione che sarebbe possibile evitare il collasso dell'Antartide, ma ci vorrebbe un impegno globale aggressivo per tenere le nostre emissioni del gas serra CO2 ben sotto i livelli concordati
a Parigi per tenere in futuro l'aumento della temperatura globale ben sotto i due gradi centigradi rispetto al periodo preindustriale. L'articolo prosegue elogiando il Presidente Obama per alcune sue politiche:
miglioramenti nell'efficienza delle automobili, impegno verso le energie pulite e soprattutto è stata importante l'imposizione di nuovi limiti più stringenti per le emissioni di gas serra dalle centrali elettriche a
carbone, quest'ultime norme sono state di grande importanza per arrivare ad accordi con gli altri forti utilizzatori di centrali a carbone Cina e India.
Qui concludo la sintesi dell'articolo del NYT intitolato The danger of a runaway Antartica (Il pericolo dell'Antartide fuori controllo)
Qui da noi in Italia purtroppo il governo è impegnato a favorire le trivellazioni ecc.
Che fine hanno fatto le nostre promesse virtuose di ridurre le nostre emissioni di gas serra fatte a Parigi???
Come ho già ricordato chi possiede petrolio gas carbone non vuole rinunciare alla ricchezza che ne potrà ricavare, così fanno tutti. Io ho passato i 70 anni e sto cercando di fare un'informazione scientifica corretta, che le scelte almeno siano consapevoli, che mi pare manchi parecchio l'informazione. Mi pare che stia prevalendo l'egoismo umano, il peggio toccherà ai nipoti e le generazioni dopo, noi possiamo continuare le nostre vite alla solita maniera o provare ad innescare i cambiamenti che ci vorrebbero, secondo me potrebbe nascere una società umanamente migliore dell'attuale.
Nel suo libro Hell and high water (Inferno e acqua alta) uscito nel 2007 il fisico esperto in climatologia Joe Romm scriveva che la concentrazione di CO2 in atmosfera stava aumentando di qualcosa più di 2 ppm (parti per milione) l'anno. Ora, nemmeno 10 anni più tardi, dopo ben 21 COP sul clima, in cui le nazioni virtuose promettono promettono, oggi nel 2016 le nostre emissioni sono arrivate a ben 4,69 ppm l'anno (l'ho calcolato usando il dato fornito nello studio 'emissioni di CO2 non sono state mai così alte in 66
milioni di anni' dove sostengono che le nostre emissioni attuali sono di 37 gigatonnellate (miliardi di ton) di CO2 l'anno, considerando che 1 ppm di CO2 = 7,87 Gton CO2 - dato preso dal sito della NASA). Purtroppo abbiamo già superato le 400 ppm di CO2 in atmosfera, quando il limite di sicurezza
secondo molti esperti climatologi è di 350 ppm.


Nadia Simonini

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero 

From The New York Times:

EDITORIAL: The Danger of a Runaway Antarctica

Despite environmental progress, the threat of rising seas must be countered
by increased international cooperation and leadership from the United
States.

http://nyti.ms/1RQaAqY