Nel capitolo 7 Trasporti e Mobilità del
Rapporto “Qualità dell'ambiente urbano” vengono analizzati i dati dei
principali indicatori (parco veicolare, trasporto pubblico locale, zone a
traffico limitato, aree pedonali, parcheggi, piste ciclabili, servizi
di car sharing e bike sharing, incidenti stradali ed aree portuali)
mettendo in evidenza gli andamenti nell'ultimo triennio ed in alcuni
casi dal 2008.
Dal 2010 al 2014 sono le città di Matera, Andria e Barletta a registrare un consistente rinnovo del parco auto con mezzi meno inquinanti (uguali o superiori all'euro 4); sono cresciute dal 45,5% al 44,2% e stanno recuperando il ritardo accumulato. Viceversa a Pisa, Catanzaro e Palermo l'immissione delle nuove auto è stata contenuta intorno al 26-27%.
Nel 2014 in Italia sono diminuite le auto alimentate a benzina (51% rispetto al 52,2% del 2013) in favore delle auto a gasolio (41,1% rispetto al 40,4% del 2013).
Dal 2011 al 2014 è incrementato del 15% il parco auto alimentato a gpl, con La Spezia e Prato che hanno raggiunto le variazioni positive più alte, (intorno al 30%) rispetto a Cagliari e Potenza che invece hanno riportato contrazioni del 5% e 4%.
Come gli altri anni, anche nel 2014 Roma è risultato il comune con il maggior numero di motocicli (398.104), mentre Aosta ha registrato il più alto picco di crescita di motocicli con +2,4%.
Nel 2014 è Roma il comune con il più alto numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici, seguita da Milano, Torino, Venezia e Genova. Risulta comunque in diminuzione di circa -8% il numero totale di passeggeri trasportati nelle 85 città nel periodo 2008 – 2014.
Cagliari è la città con più disponibilità di autobus che però risultano complessivamente ridotti nel triennio 2011-2013, così come i filobus nelle città dove sono presenti. Si osserva invece un lieve aumento nella disponibilità di vetture della metropolitana soprattutto dovuto all'avvio, avvenuto nel 2013, della metropolitana di Brescia. Milano e Torino sono prime in classifica come disponibilità di vetture del tram per 100mila abitanti.
Nel periodo 2008-2013 nel 54% dei comuni esaminati si rileva un incremento delle aree pedonali mentre Savona ha registrato la maggior diminuzione di circa 8 m2 per 100 abitanti.

Le zone a traffico limitato aumentano maggiormente nella città di Milano (+6,20 km2), seguita da Venezia con +0,82 e Firenze con +0,59 km2. Circa il 24% dei comuni analizzati registrano una contrazione della loro estensione: Lucca con -0,67 km2 ha il primato del maggior decremento.
Nel 2013, confrontato col 2011, solo i Comuni di Trani, Pisa e Cuneo hanno incrementato le piste ciclabili di rispettivamente +62,8%, +3,5% e +0,9%; Pisa però rispetto al 2008 cala di -1,9 metri per 1.000 abitanti.
Nel 2013 gli stalli di sosta in parcheggi di corrispondenza:
Nel 2013 in 22 delle 85 città prese in esame il numero di morti e feriti registrato tra gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) ha superato il 50% del totale delle vittime e degli infortunati. In particolare a Livorno, Bolzano e Firenze l'indice supera il 70% e in altri 6 comuni ha valori compresi tra il 60 e il 70%.
Tra le grandi città Napoli (64 %), Palermo (56,3%), Milano (54,1%) e Roma (49,7%).
In fondo alla graduatoria, con valori inferiori o uguali al 30% troviamo 21 comuni, tra i quali Torino, unico tra le città metropolitane ad avere un indice ben al di sotto del 50% (29,8%).
A livello nazionale il 2013 registra comunque una diminuzione di incidenti stradali rispetto all'anno precedente; per gli 85 comuni in esame circa il 56% ha seguito il medesimo andamento e il rimanente 44% ha invece registrato un aumento.

Nel 2013 sono 52 i comuni che hanno istituito una o più zone 30. Di questi più della metà si trova nelle regioni del nord d'Italia, mentre 33 comuni non hanno istituito alcuna zona 30. Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana sono le Regioni in cui tali aree sono più diffuse.
Rispetto al 2012 si sono aggiunti 7 comuni con zone 30: Novara, Genova, La Spezia, Pordenone, Arezzo, Andria e Ragusa.
Per approfondimenti: capitolo 7 Trasporti e Mobilità
Rapporto Qualità dell'ambiente urbano - approfondimenti sui singoli capitoli
Parco veicolare
Aumentano le autovetture a GPL ed i motocicli e prosegue il processo di svecchiamento dei veicoli commerciali leggeri (euro 0).Dal 2010 al 2014 sono le città di Matera, Andria e Barletta a registrare un consistente rinnovo del parco auto con mezzi meno inquinanti (uguali o superiori all'euro 4); sono cresciute dal 45,5% al 44,2% e stanno recuperando il ritardo accumulato. Viceversa a Pisa, Catanzaro e Palermo l'immissione delle nuove auto è stata contenuta intorno al 26-27%.
Nel 2014 in Italia sono diminuite le auto alimentate a benzina (51% rispetto al 52,2% del 2013) in favore delle auto a gasolio (41,1% rispetto al 40,4% del 2013).
Dal 2011 al 2014 è incrementato del 15% il parco auto alimentato a gpl, con La Spezia e Prato che hanno raggiunto le variazioni positive più alte, (intorno al 30%) rispetto a Cagliari e Potenza che invece hanno riportato contrazioni del 5% e 4%.
Come gli altri anni, anche nel 2014 Roma è risultato il comune con il maggior numero di motocicli (398.104), mentre Aosta ha registrato il più alto picco di crescita di motocicli con +2,4%.
Trasporto Pubblico Locale
La densità della rete di autobus, calcolata in km per 100 km2, vede maggiori incrementi percentuali, rispetto al 2011, a Milano (+35%), Arezzo (+33%), Rimini (+16%), Matera e Bari (+11%), Forlì (+10%) e Modena (+8%).Nel 2014 è Roma il comune con il più alto numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici, seguita da Milano, Torino, Venezia e Genova. Risulta comunque in diminuzione di circa -8% il numero totale di passeggeri trasportati nelle 85 città nel periodo 2008 – 2014.
Cagliari è la città con più disponibilità di autobus che però risultano complessivamente ridotti nel triennio 2011-2013, così come i filobus nelle città dove sono presenti. Si osserva invece un lieve aumento nella disponibilità di vetture della metropolitana soprattutto dovuto all'avvio, avvenuto nel 2013, della metropolitana di Brescia. Milano e Torino sono prime in classifica come disponibilità di vetture del tram per 100mila abitanti.
Aree pedonali e Zone a Traffico Limitato
Venezia si conferma la città con la più estesa area pedonale: 505 m2 per 100 abitanti seguita da Firenze con 105,8 m2.Nel periodo 2008-2013 nel 54% dei comuni esaminati si rileva un incremento delle aree pedonali mentre Savona ha registrato la maggior diminuzione di circa 8 m2 per 100 abitanti.
Le zone a traffico limitato aumentano maggiormente nella città di Milano (+6,20 km2), seguita da Venezia con +0,82 e Firenze con +0,59 km2. Circa il 24% dei comuni analizzati registrano una contrazione della loro estensione: Lucca con -0,67 km2 ha il primato del maggior decremento.
Piste ciclabili
L'indicatore disponibilità di piste ciclabili espresso in metri di piste per 1.000 abitanti si riferisce soltanto alle nuove 12 città (Cuneo, Imperia, Pavia, Rovigo, Pisa, Ascoli Piceno, Rieti, Teramo, Avellino, Trani, Crotone, Trapani) aggiunte in questa edizione rispetto alle precedenti.Nel 2013, confrontato col 2011, solo i Comuni di Trani, Pisa e Cuneo hanno incrementato le piste ciclabili di rispettivamente +62,8%, +3,5% e +0,9%; Pisa però rispetto al 2008 cala di -1,9 metri per 1.000 abitanti.
Stalli di sosta
Tra il 2008 ed il 2013 Trapani risulta aver maggiormente incrementato gli stalli di sosta a pagamento su strada (+68,2 stalli per 1.000 autovetture circolanti), seguita da Milano (+47,9). Per il 45% del campione si rilevano decrementi; i più evidenti a Pisa (-20,3) e a Trento (-25,6).Nel 2013 gli stalli di sosta in parcheggi di corrispondenza:
- sono maggiori a Venezia (151,1 stalli per 1.000 autovetture circolanti) seguita da Cosenza con 75,8;
- rispetto al 2011 gli incrementi maggiori in valore assoluto sono stati rilevati a Prato e Firenze (rispettivamente +27,1 e +21,4);
- rispetto al 2008, su 53 comuni degli 85 esaminati, si è registrato un incremento. Il valore più significativo è di Rieti (+49) mentre decrementi sono stati rilevati in 19 comuni; il più evidente a Lucca con -19,2 stalli per 1.000 autovetture circolanti.
Nel 2013 in 22 delle 85 città prese in esame il numero di morti e feriti registrato tra gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) ha superato il 50% del totale delle vittime e degli infortunati. In particolare a Livorno, Bolzano e Firenze l'indice supera il 70% e in altri 6 comuni ha valori compresi tra il 60 e il 70%.
Tra le grandi città Napoli (64 %), Palermo (56,3%), Milano (54,1%) e Roma (49,7%).
In fondo alla graduatoria, con valori inferiori o uguali al 30% troviamo 21 comuni, tra i quali Torino, unico tra le città metropolitane ad avere un indice ben al di sotto del 50% (29,8%).
A livello nazionale il 2013 registra comunque una diminuzione di incidenti stradali rispetto all'anno precedente; per gli 85 comuni in esame circa il 56% ha seguito il medesimo andamento e il rimanente 44% ha invece registrato un aumento.
Zone 30
Le esperienze dei paesi europei mostrano che le zone 30, se progettate e attuate in modo adeguato ed efficace, determinano oltre ad una diminuzione dei consumi di carburante e delle emissioni ambientali anche un aumento della sicurezza stradale.Nel 2013 sono 52 i comuni che hanno istituito una o più zone 30. Di questi più della metà si trova nelle regioni del nord d'Italia, mentre 33 comuni non hanno istituito alcuna zona 30. Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana sono le Regioni in cui tali aree sono più diffuse.
Rispetto al 2012 si sono aggiunti 7 comuni con zone 30: Novara, Genova, La Spezia, Pordenone, Arezzo, Andria e Ragusa.
Per approfondimenti: capitolo 7 Trasporti e Mobilità
Rapporto Qualità dell'ambiente urbano - approfondimenti sui singoli capitoli
fonte: http://www.arpat.toscana.it