Dalla collaborazione tra la KLM, l’agenzia DDB & Tribal Amsterdam e la Design Academy di Eindhoven è scaturito il progetto “Plane to Product”, mirato a creare prodotti innovativi e utili per i viaggi aerei, a partire dai materiali di scarto della vecchia World Business Class, altrimenti destinati al macero.
La compagnia olandese ha pensato bene di affidarsi alla genialità di 14 studenti che seguono il programma universitario “Uomo e identità” della Design Academy di Eindhoven, invitandoli in un immenso hangar presso l’aeroporto di Schiphol, dove sono stati lasciati liberi di “saccheggiare” qualsiasi tipo di residuo della World Business Class ormai passata in disuso.
I giovani designer sono così venuti in possesso di seggiolini, coperte, schermi, cinture di sicurezza e tantissimi altri oggetti a partire dai quali hanno dato libero sfogo alla loro fantasia e creatività, al fine di creare qualcosa di utile e bello in circa quattro mesi lavoro: un esercizio di riciclo creativo davvero originale!
Verrebbe da dire: date spazio e possibilità ai giovani di valore e non rimarrete delusi. Perché i risultati di questo progetto sono stati davvero di enorme interesse, dimostrando ancora una volta come una certa lungimiranza si traduca in progresso e sviluppo. Da ciò di cui ci si voleva disfare è nato un altro mondo, costituito da oggetti creativi, bizzarri e alquanto utili, frutto dell’ingegno più disparato.
Un riciclo creativo da aereo: alcuni oggetti prodotti dagli studenti
Siamo qui in presenza di un proficuo esempio di collaborazione tra impresa e università, che riassume il percorso dell’attuale designer industriale di Klm, Hella Jongerius, laureatasi nel 1993 proprio alla Design Academy di Eindhoven. In Italia si parla tanto, spesso senza costrutto, della necessità di mettere in sempre più stretto contatto il mondo dell’imprenditoria con quello accademico: ci rinfranca questo caso di successo, uno dei tanti che ci giungono da oltre confine.
fonte: www.tuttogreen.it