Bortoni:
“La regolazione tariffaria, sostitutiva della tassa, potrebbe mettere,
anche nel settore dei rifiuti, l’Italia alla stregua dei Paesi europei”
Sostituire la tradizionale tassa sui rifiuti con una tariffa realmente impostata sul celebre principio “chi inquina paga”.
Questa la richiesta presentata da Guido Bortoni, presidente
dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico
(AEEGSI) nella sua relazione al Parlamento.
L’Authority, a cui andranno a breve
anche le competenza su ambiente e rifiuti e il nuovo nome ARERA,
sostiene con convinzione uno dei passaggi fondamentali nella disciplina
della tariffa integrata ambientale (oggi TARI). Tale intervento – ispirato ad una reale disincentivazione della produzione dei rifiuti
e al contemporaneo incremento della correlazione tra misura del
prelievo ed effettiva fruizione del servizio – è stato accolto da tempo
dall’Unione Europea con le Direttive comunitarie 2006/12/CE e 2008/98/CE, spingendo diversi Stati membri a aggiornare la propria regolamentazione in materia.
Per Bortoni: “la regolazione tariffaria,
sostitutiva della tassa, potrebbe mettere, anche nel settore dei
rifiuti, l’Italia alla stregua dei Paesi europei in un congruo lasso di
tempo, nel rispetto del principio ambientale del ‘chi inquina paga’,
oggi non del tutto implementato nel nostro paese. Per la regolazione dei
rifiuti, accrescere le risorse in modo adeguato è essenziale. Esiziale
sarebbe il non farlo”.
Un elemento su cui è d’accordo anche il
ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che considera il passaggio da
tassa a tariffa nel settore dei rifiuti come “uno dei grandi traguardi
ambientali e di sviluppo sociale cui l’Italia deve guardare”. “Il
percorso è lungo – afferma Galletti – e conosciamo bene le criticità
del nostro Paese, in cui convivono comuni che stanno ben oltre la media europea di differenziata
e altri con percentuali intollerabili che conferiscono tutti o quasi i
loro rifiuti in discarica: per questo è stato tanto importante aver
affidato a un soggetto indipendente, quale sarà la futura Arèra, anche
la regolazione in tema di rifiuti, per stimolare la
responsabilizzazione degli enti locali verso meccanismi virtuosi e
trasparenza”.
fonte: www.rinnovabili.it