L'automobile costa alle famiglie italiane 148 miliardi di euro. Lo rileva l'Annuario Statistico dell'Automobile Club d'Italia che evidenzia come la spesa nel 2015 sia comunque diminuita del 4,3% rispetto al 2014.
Se da una parte scendono sensibilmente i conti per il carburante
(-16%, pari a 35 miliardi €), dall'altra crescono quelli per la
manutenzione e riparazione (+1% per un totale di 24 miliardi di euro).
Leggera diminuzione anche per il prelievo fiscale derivante dai
trasporti, che raggiunge la ragguardevole cifra di 62,7 miliardi di euro (-0,4 mld di euro rispetto al 2014). In ambito di fiscalità ricordiamo la recente proposta di eliminare il bollo auto
sostituendolo con un incremento delle accise sui carburanti, e le
relative implicazioni valutate dalla CGIA di Mestre (la spesa per il
bollo ammonta oggi a 6,1 mld di €).
L'Annuario Statistico dell'Aci ci dice che la crescita del numero delle auto circolanti nel 2015 è stata di circa
340.000 vetture. Il totale è di 37.351.233 unità. Nel 1991 ad esempio
era di 28 milioni di vetture e nel 2001 di 33 milioni.
Le
nuove immatricolazioni, pari a 1.594.259, hanno segnato un +15,8%
rispetto all'anno precedente. Anche le rottamazioni dei veicoli hanno
seguito lo stesso trend: 1.350.000, +5,5%. Il 51,7% delle vetture
circolanti ha più di 10 anni di vita e le Euro 0 non catalizzate
rappresentano ancora il 10,5% del totale.
Inoltre i primi dati del 2016 evidenziano come, nel complesso, questo trend di aumento del parco auto sia ancora in crescita. Nei primi 5 mesi dell'anno in corso, infatti, le nuove immatricolazioni di autovetture sono aumentate del 20,5%, con quelle diesel a coprire il 55,4% del totale,
mentre quelle di benzina il 34,1% (oltre 3 punti percentuali in più
rispetto all’anno precedente). In questo stesso periodo, le auto ibride
hanno coperto l’1,9% delle nuove immatricolazioni, mentre le elettriche
si confermano allo 0,1%.
Rispetto alla popolazione, il numero delle auto circolanti in Italia nel 2015 è uno dei più alti al mondo, sicuramente il maggiore in Europa: 614 vetture
ogni 1000 abitanti. Ad esempio in Germania, patria dell'industria
automobilistica europea, questo rapporto è di 510; in Francia di 480 e
nel Regno Unito di 450.
A livello regionale
il rapporto autovetture/popolazione vede al primo posto l'Umbria con
689 auto ogni 1.000 abitanti; all'ultimo c'è la Liguria con 523. Tra i
Comuni è Catania quello in testa con un rapporto di 676. Roma è oltre
650 e Torino a 620. Tutte le principali capitali europee hanno indici
molto più bassi: Parigi (450), Barcellona (410), Londra (360), Berlino
(350) (fonte: Muoversi in città).
L'aumento più consistente del parco auto negli ultimi quindici anni in
Italia, (+77%), si è avuto in Trentino, probabilmente grazie ad una
normativa fiscale favorevole.
Anche l'età media del parco auto
in Italia nel 2015, risulta in crescita rispetto all'anno precedente,
con un'età di 13 anni e 3 mesi per quelle alimentate a benzina, 8 anni e
9 mesi a gasolio, 6 anni e 8 mesi per quelle con doppia alimentazione
benzina/Gpl, 6 anni e 7 mesi per quelle a benzina/metano.
Nel
2015 su circa 1.350.000 autovetture rottamate, 116.000 veicoli, pari
all'8,6%, erano Euro 0 ed Euro 1, malgrado ciò al 31 dicembre dello
scorso anno risultavano ancora iscritte al Pra 5.217.000 auto Euro 0 ed
Euro 1, che equivalgono al 14% del totale. Le autovetture radiate
avevano una età media pari a 15 anni e 1 mese (benzina 16 anni e 9 mesi,
gasolio 12 anni e 4 mesi, Gpl e metano 16 anni e 4 mesi).
Per quanto riguarda il mercato dell'usato auto -
spiega l'ACI - risulta in crescita l'età media dei trasferimenti netti
con 8 anni e 11 mesi cosí suddivisi: 11 anni e 8 mesi a benzina, 7 anni e
7 mesi a gasolio, 7 anni per le altre alimentazioni. La domanda netta
di auto in Italia (differenza tra prime immatricolazioni e rottamazioni)
ha determinato un saldo positivo in 7 regioni (Piemonte, Lombardia,
Trentino A.A. Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio).
fonte: http://www.qualenergia.it