Gli
scienziati della IBM Research hanno messo a punto una nuova tecnica che
permette di trasformare i policarbonati in un nuovo polimero che non
rilascia BPA
Non tutte le seconde vite della plastica
sono uguali. I polimeri duri che compongono oggetti come i biberon, CD e
lenti degli occhiali sono molto più difficili da riciclare rispetto a
quelli impiegati nelle bottiglie d’acqua. Più difficili ma non
impossibili, spiegano i ricercatori dell’IBM Research. Nel Centro di
Ricerca Almaden a San Jose, gli scienziati hanno messo a punto una nuova
tecnica che permette di trasformare questa plastica dura –policarbonati
– in un nuovo polimero definito “atossico”. Il problema è che ogni anno
vengono generate nel mondo più di 2,7 milioni di tonnellate di
policarbonato, materiale che nel tempo si decompone rilasciando bisfenolo A (BPA).
Come spiega nella pubblicazione su Proceedings of the National Academy of Sciences,
il team di ricercatori ha trovato una soluzione che potrebbe rivelarsi
vincente: il gruppo ha impiegato un reagente al fluoro e calore per
trasformare dei vecchi CD in una nuova plastica abbastanza forte da non
decomporsi rilasciando bisfenolo A. “Abbiamo sfruttato l’instabilità intrinseca del policarbonato per scomporlo e farne qualcosa di diverso”,
ha spiegato Jeannette Garcia, ricercatrice chimica presso il
laboratorio Almaden. In altre 0arole è stata la natura stessa del
polimero a indicare agli scienziati la strada. “Abbiamo spezzato il
polimero, introdotto nuovi elementi in esso e quindi riciclato in un
nuovo tipo di plastica che blocca il BPA“, ha aggiunto Garcia.
Il processo descritto nella
pubblicazione scientifica, utilizza un vecchio CD precedentemente
tagliato in piccoli pezzi. I chimici hanno aggiunto il reagente che ha
letteralmente sigillato il BPA, e quindi hanno riscaldato la miscela a
190 °C.
Questa nuova plastica è durevole, e
resistente a muffe e calore, il che la rende particolarmente adatta per
l’impiego nella depurazione delle acque, e per la realizzazione di fibre
ottiche e apparecchiature mediche. “I policarbonati sono un tipo di
plastica comune nella nostra società. Ora abbiamo una nuova modalità di
riciclaggio, che migliorerà l’impatto di questa importante sostanza
sulla salute e sull’ambiente a livello mondiale”, ha concluso Garcia annunciando d’essere alla ricerca di partner commerciali per portare il lavoro su scala reale.
fonte: www.rinnovabili.it